“Dormire è resistere? Manifestazione a Trieste per la crisi dei migranti in strada”

22Dormire E Resistere Manifest 22Dormire E Resistere Manifest
"Dormire è resistere? Manifestazione a Trieste per la crisi dei migranti in strada" - Gaeta.it

La situazione dei migranti a Trieste continua a destare preoccupazione, specialmente in un periodo in cui le temperature calano e la necessità di riparo diventa critica. Nella serata di ieri, un gruppo di attivisti, rappresentanti di diverse associazioni e cittadini, ha dato vita alla manifestazione "Dormire è resistere?" con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla crescente crisi umanitaria che coinvolge i migranti nella città. Tra le richieste ci sono la creazione di un apposito dormitorio e una maggiore attenzione da parte delle autorità locali.

La manifestazione: un gesto di solidarietà

Richiesta di attenzione

Nella centrale piazza Sant'Antonio, numerose coperte isotermiche monouso di colore dorato sono state disposte sul pavimento e utilizzate dai partecipanti, creando un forte impatto visivo. Queste coperte, simboli del freddo intenso invernale, hanno accompagnato l'atto di distendersi a terra, che ha rappresentato un gesto di solidarietà verso i migranti che, in questo momento, sono costretti a dormire all’aperto. L'evento ha attirato l'attenzione non solo di attivisti di associazioni per l'accoglienza di migranti ma anche di rappresentanti di Greenpeace, scout e cittadini comuni.

Il messaggio

Il messaggio della manifestazione è chiaro: la condizione dei migranti a Trieste, specialmente coloro che arrivano dalla 'rotta balcanica', necessita di azioni concrete. Con il freddo che attanaglia la città, i partecipanti hanno voluto far riflettere la cittadinanza sul fatto che, attualmente, molti migranti sono costretti a trovare riparo nei pressi della Stazione ferroviaria, in piazza Libertà, dove le condizioni sono particolarmente precarie.

Le richieste delle associazioni

Un dormitorio per i migranti

Una delle richieste centrali dell'evento è stata quella di allestire un "dormitorio" per i migranti, capace di ospitare da 50 a 100 persone. Gli organizzatori hanno indicato un'area situata in via Gioia come una potenziale soluzione, evidenziando la necessità di garantire un luogo sicuro dove le persone possano trascorrere la notte in condizioni dignitose. Questo richiamo ha messo in luce la mancanza di strutture adeguate a Trieste, nel momento in cui numerosi migranti si trovano in città senza un adeguato supporto.

La situazione attuale

Sara Porcile, una delle organizzatrici della manifestazione, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale. "E' stato chiuso il silos ma non è stata trovata una soluzione e la situazione peggiora," ha detto. Le informazioni raccolte dai partecipanti all’evento indicano che, dopo la chiusura del silos, le persone che vi trovavano riparo sono state indirizzate verso il sistema di accoglienza, ma il numero di migranti in arrivo è spesso maggiore rispetto alla capacità di accoglienza.

La crisi dei migranti a Trieste

L'aumento dei migranti in strada

Secondo le stime degli attivisti presenti alla manifestazione, circa 140 persone avrebbero trascorso la notte in piazza Libertà, molte delle quali sono bambini e donne. La situazione è allarmante e necessiterebbe di un intervento immediato da parte delle autorità locali. “Per i transitati non è stato pensato nulla, sono fantasmi,” ha aggiunto Porcile, sottolineando come molte delle persone che transitano in città non ricevano il supporto necessario e rimangano invisibili nel contesto urbano.

Le prospettive future

La continua crescita del numero di migranti a Trieste, combinata con la mancanza di spazi adeguati, pone una serie di interrogativi sulle future politiche di accoglienza. Gli organizzatori della manifestazione sperano che, attraverso eventi come "Dormire è resistere?", si possa giungere a una maggiore consapevolezza e, soprattutto, all'adozione di misure concrete per garantire la sicurezza e la dignità delle persone in transito nella città.

Le associazioni coinvolte si sono dette pronte a collaborare con le autorità locali, affinché venga presa in considerazione la proiezione di un piano che affronti in modo sostenibile l'emergenza abitativa dei migranti a Trieste.

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *