Un’aggressione nei pressi dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino ha lasciato la comunità in stato di shock. La vittima, una giovane dottoressa di medicina d’urgenza, è stata colpita da un uomo mentre si recava al lavoro. L’episodio, che si è verificato in un orario critico per il personale sanitario, solleva interrogativi sulla sicurezza nelle strutture sanitarie.
L’aggressione nel piazzale dell’ospedale
Alle 8 del mattino, la dottoressa 30enne stava per entrare nel suo luogo di lavoro quando è stata avvicinata da un uomo descritto come di origini straniere. Secondo testimonianze raccolte dalla polizia del commissariato di Barriera di Milano, l’aggressore ha tentato di strappare la borsa a tracolla della dottoressa. La donna ha descritto l’evento come un fatto rapido e violento: “Ho opposto resistenza,” ha dichiarato agli agenti.
L’aggressore ha reagito estraendo un coltello e ferendo la giovane professionista a un dito prima di fuggire. La dottoressa, visibilmente scossa ma determinata, è riuscita a entrare immediatamente in ospedale, dove i suoi colleghi hanno allertato i servizi di emergenza. Il numero 112 è stato immediatamente contattato, ma quando le forze dell’ordine sono arrivate, l’aggressore si era già dileguato.
Indagini e accertamenti
Dopo l’accaduto, gli investigatori hanno avviato una serie di verifiche per rintracciare l’aggressore, acquisendo i filmati del sistema di videosorveglianza dell’ospedale. Le immagini potrebbero fornire elementi fondamentali per identificare il malvivente e fare chiarezza alla vicenda. La sicurezza negli ospedali è un tema centrale, e questo episodio ha riacceso il dibattito sulle misure da prendere per proteggere il personale sanitario.
Un clima di insicurezza preoccupante
Questa aggressione non è un episodio isolato. Nei mesi precedenti, il personale dell’ospedale San Giovanni Bosco aveva già denunciato diversi casi di violenza, molti dei quali si sono verificati nel parcheggio della struttura. Questi eventi hanno portato a preoccupazioni crescenti sulla sicurezza degli operatori sanitari, spesso vulnerabili in situazioni di emergenza. Gli episodi di aggressione all’interno o nei pressi degli ospedali sembrano essere in aumento, evidenziando la necessità di misure di sicurezza più efficaci.
Le autorità locali sono ora chiamate a riflettere su come migliorare la protezione del personale e degli utenti, nonché a garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti. La dottoressa aggredita ha ricevuto le cure necessarie e, sebbene sia ancora scossa dall’accaduto, è sostenuta dai colleghi e dal personale dell’ospedale, che sono ben consapevoli della delicatezza della loro professione e dei rischi a cui sono esposti quotidianamente.