Mario Draghi, ex presidente della Banca Centrale Europea, ha fatto il suo tanto atteso ritorno alla Camera, a distanza di quasi un anno dalla sua ultima apparizione. Il 21 luglio 2022 segnò infatti il suo addio alla carica di premier e oggi, in Sala Koch al Senato, si è presentato per un’audizione dedicata alle commissioni congiunte Politiche Ue, Bilancio e Industria. L’argomento del giorno è il suo Rapporto sul futuro della competitività europea, un documento commissionato dalla Commissione Europea e adottato dalla presidente Ursula von der Leyen come linea guida per l’azione politica del nuovo Esecutivo comunitario.
L’importanza del rapporto di Draghi
Il rapporto di Draghi, presentato sei mesi fa, giunge in un contesto internazionale che ha subito cambiamenti radicali e senza precedenti. L’udienza di oggi si colloca in un momento cruciale per l’Unione Europea, proprio in concomitanza con le comunicazioni della premier Giorgia Meloni alle Camere, a poche ore dal suo viaggio al Consiglio europeo. L’obiettivo del vertice sarà quello di raggiungere una posizione unitaria sui temi del sostegno all’Ucraina e di definire i prossimi passi in merito alla difesa comune. Quest’udienza rappresenta quindi un appuntamento significativo, in cui Draghi potrebbe fornire ulteriori chiarimenti sulle strategie europee in risposta ai recenti sviluppi geopolitici.
La proposta di investimenti per la difesa europea
Un aspetto particolarmente interessante del piano proposto da Draghi è la cifra di 800 miliardi di euro, che coincidentalmente si allinea con il budget previsto per il piano ReArm Europe. Quest’ultimo è concepito per rafforzare le capacità di difesa dell’Unione Europea, evidenziando quanto la questione della difesa stia diventando centrale nel dibattito politico ed economico europeo. L’importanza di investire in tale settore sta crescendo, soprattutto alla luce delle recenti tensioni globali e le alleanze inedite tra potenze mondiali come Stati Uniti e Russia.
Settori in crisi e opportunità di diversificazione
Un altro punto significativo emerso da questa situazione sono le sfide che attraversano settori industriali cruciali, come l’automotive, che stanno cercando di diversificare la loro produzione. Le aziende nel settore automobilistico, attualmente in crisi, riconoscono il potenziale dei mercati in crescita, come quello della difesa e dell’aerospazio. Questa strategia di diversificazione non solo offre un’opportunità di rilancio per il settore, ma si inserisce anche in un contesto più ampio di ristrutturazione dell’economia europea. Le aziende, quindi, non si limitano a fronteggiare le difficoltà, ma cercano di adattarsi e di emergere in nuovi ambiti, rispondendo a esigenze contemporanee di sicurezza e innovazione tecnologica.