Una tragedia ha colpito il quartiere di Scampia a Napoli, segnando una profonda ferita nella comunità locale. Il bilancio si aggrava, con la notizia del decesso di Patrizia Della Ragione, di 53 anni, all’ospedale Cardarelli. Questo evento segue il crollo della Vela Celeste, avvenuto nei giorni scorsi, che ha già provocato due vittime e ha lasciato numerosi feriti, tra cui bambini. L’incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza strutturale dell’edificio e sull’adeguatezza della manutenzione.
Dettagli della tragedia
Il decesso di Patrizia e il bilancio delle vittime
Patrizia Della Ragione, madre di Roberto Abbruzzo, è morta a causa delle gravi lesioni riportate in seguito al crollo. Giunta in ospedale con un politrauma severo, è stata operata d’urgenza per una rottura della milza e una frattura del bacino. Con lei, la tragedia ha colpito anche Margherita Della Ragione, sua nipote, di 35 anni, che ha perso la vita in ospedale. Due altri figli di Patrizia, Giuseppe e Luisa Abbruzzo, sono attualmente ricoverati nell’Ospedale del Mare, con Giuseppe in condizioni critiche. L’intera comunità è ancora in stato di shock, mentre si osserva un minuto di silenzio in omaggio alle vittime anche in Senato.
I danni del crollo non si limitano solamente agli adulti. Quattro delle sette bambine coinvolte nel cedimento sono nipoti di Patrizia. Le più gravi, di 4 e 7 anni, versano in condizioni delicate, ricoverate in rianimazione.
La situazione della Vela Celeste e le indagini
Precedenti segnalazioni e rischi strutturali
L’attenzione sulla Vela Celeste non è nuova. Un documento del 2016, relativo al bando “Restart Scampia“, evidenziava già rischi significativi riguardanti la stabilità della struttura. Dalla relazione emergevano problemi come “distacchi delle passerelle” e pericoli per i residenti. La rete di collegamento pedonale, costituita da passerelle in acciaio e cemento armato, risultava colpita da deterioramento grave a causa di una manutenzione inadeguata, riconosciuta come causa di corrosione.
Oggi, la scena del crollo è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, come indicato dai vigili del fuoco, mentre il procuratore Manuela Persico e il collega Mario Canale hanno avviato inchieste dettagliate. La mancanza di manutenzione e possibili abusi edilizi nell’area sono oggetto di approfondimenti.
L’inchiesta e le implicazioni legali
Un’indagine complessa e le ipotesi di reato
L’inchiesta sul crollo della Vela Celeste si preannuncia complessa, con numerosi aspetti da chiarire. Sono state già individuate figure professionali per esaminare la documentazione e stabilire le cause del cedimento. Le principali ipotesi di reato incluse nell’inchiesta prevedono il crollo colposo e l’omicidio colposo, oltre a lesioni.
Un ulteriore elemento di indagine sarà la presenza di eventuali inquilini abusivi nell’edificio, poiché la Vela Celeste era già sotto aspetto di ristrutturazione nell’ambito del progetto “Scampia Restart“. Residenti segnalano che, nei giorni precedenti al crollo, erano percepibili vibrazioni continue che sollevano dubbi sulla sicurezza dell’immobile. Queste circostanze rappresentano ulteriori domande che gli esperti nominati dalla procura dovranno affrontare.
La situazione attuale a Scampia è tesa e piena di incognite, con la comunità che continua a cercare risposte e un senso di giustizia per le perdite subite. Il lavoro di indagine, coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Amato, potrebbe portare a ulteriori sviluppi legali e a una revisione dei protocolli di sicurezza in edifici simili, nel tentativo di evitare futuri incidenti.