Dramma in autostrada: un 19enne abbandonato da un autista di bus dopo un errore di prenotazione

Dramma in autostrada: un 19enne abbandonato da un autista di bus dopo un errore di prenotazione

Un giovane di 19 anni, De Nicolo, affronta un incubo durante il viaggio da Trento a Bari a causa di incomprensioni con gli autisti dei bus e viene abbandonato in una situazione pericolosa.
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Dramma in autostrada: un 19enne abbandonato da un autista di bus dopo un errore di prenotazione - Gaeta.it

Il 4 gennaio ha segnato una giornata da dimenticare per un giovane di 19 anni, De Nicolo, che si trovava a ritornare a casa dopo una stagione invernale trascorsa a Trento. La sua storia, riportata dal Corriere del Mezzogiorno, evidenzia un episodio che ha sollevato interrogativi sulle responsabilità e comportamenti dei servizi di trasporto pubblico. Lo spiacevole incontro con un autista avrebbe potuto costare caro al ragazzo, costretto a gestire una situazione non solo stressante, ma anche potenzialmente pericolosa.

La partenza da Trento: una scelta avventata

Dopo aver trascorso settimane a Trento, De Nicolo avrebbe dovuto prendere il bus numero 486 per raggiungere Bologna e da lì proseguire verso Bari. A causa di un notevole ritardo del suo pullman, il giovane ha deciso di chiedere un favore all’autista del bus 914, in partenza per la stessa città. “Ho chiesto al primo autista del bus di farmi salire comunque sul pullman, nonostante il mio fosse il 486”, ha spiegato. Dopo aver verificato il titolo di viaggio, il conducente ha acconsentito, lasciando De Nicolo nel primo tratto del suo viaggio.

Questa decisione inizialmente sembrava risolutiva, permettendo al ragazzo di non perdere la coincidenza con il bus per Bari, ma si è rivelata solo l’inizio di un incubo. L’atmosfera di attesa e tensione che si respirava era ben lontana dall’essere quella di un semplice viaggio di ritorno a casa.

Il viaggio da Bologna a Bari: tensioni e incomprensioni

Una volta arrivato a Bologna, le cose hanno preso una piega imprevista. Salendo sul bus diretto a Bari, De Nicolo si è accorto che uno degli autisti aveva già un pregiudizio nei suoi confronti, riferendo che la prenotazione non era presente nel sistema. La discussione è subito scaturita. Nonostante avesse il biglietto e le prove del suo acquisto, l’autista sembrava irremovibile.

“Sono salito comunque a bordo e ho cercato di chiarire la situazione,” racconta De Nicolo, enfatizzando l’incomprensione che è seguita. In un attimo, la tensione ha preso piede, culminando in un acceso scambio di battute. La chiamata al numero verde interno ha portato a un ulteriore fraintendimento, con l’autista che continuava a insistere sul fatto che non avrebbe dovuto trovarsi su quel bus.

La conclusione surreale: un giovane abbandonato nel nulla

L’epilogo di questa storia è stato ancor più drammatico. De Nicolo ha cercato di far valere i propri diritti, menzionando le forze dell’ordine in un tentativo di riportare la situazione a una certa normalità. Tuttavia, l’autista ha deciso che non era il caso di continuare il viaggio e l’ha costretto a scendere. “Avrebbe potuto fare qualsiasi altra cosa, ma lasciare un ragazzo con le valigie nel bel mezzo del nulla è davvero una cosa grave,” ha commentato.

Il giovane si è così ritrovato solo, in una situazione assolutamente surreale. Questo episodio solleva interrogativi sulle pratiche dei servizi di trasporto pubblico e sul trattamento riservato ai passeggeri, in situazioni di conflitto. Quanto pesa la responsabilità dei conducenti nel garantire la sicurezza e il benessere dei viaggiatori? Un interrogativo che richiederà necessità di chiarimenti e una riflessione più ampia su questi fatti.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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