Una tranquilla escursione in montagna si è trasformata in un vero e proprio dramma per Marco Menichetti e sua figlia Viola, di soli 16 anni. Nel cuore della Valsesia, una delle valli più affascinanti del Piemonte, è andata in scena una storia di coraggio e determinazione, in cui la giovane ha dimostrato una prontezza di spirito straordinaria. Marco, ex assessore di San Donato Milanese e appassionato di montagna, si trovava in un momento di svago, che ben presto ha preso una piega inaspettata.
Una giornata di svago che si trasforma in emergenza
Era una mattina come tante altre, quando Marco e Viola hanno deciso di avventurarsi verso il rifugio Alpe Massero, un luogo incantevole incastonato tra le montagne sopra Carcoforo, in Val Sermenza. Marco descrive l’escursione come “un’uscita semplice”, ma la realtà si è rivelata ben diversa. La neve aveva coperto i sentieri e i segnali, rendendo difficile l’orientamento. Durante la discesa, Marco ha perso l’equilibrio, scivolando per circa cento metri lungo un canalone. “Non mi aspettavo una situazione simile”, racconta Marco dall’ospedale Parini di Aosta, dove si trova in terapia intensiva a causa dei gravi traumi riportati.
La fretta con cui la situazione è degenerata ha lasciato poco spazio al panico, almeno inizialmente. Tuttavia, l’incidente ha subito reso chiara la gravità della situazione, costringendo il padre a fare appello alla grazia e alla determinazione della figlia. Nonostante un forte senso di ansia, Viola non ha esitato un momento. Ha capito che doveva muoversi, e così ha fatto, mettendo a rischio anche la propria incolumità .
Il viaggio nel buio: Viola affronta il freddo e la neve
Con il padre in difficoltà , Viola ha dimostrato un coraggio che ha sorpreso persino il genitore. “Era molto preoccupata, ma sono stato io a dirle di andare a cercare aiuto”, dichiara Marco, visibilmente commosso per il coraggio mostrato dalla giovane. Viola ha affrontato il buio e il freddo, camminando per oltre un’ora nel tentativo di raggiungere il paese di Carcoforo. Con una frattura alla mano e un solo scarpone rimasto, la ragazza ha lottato contro le avversità climatiche.
La scelta di Viola di non abbandonare il padre a sé stesso ha reso il suo viaggio ancora più significativo. Mentre calava la notte, e la temperatura scendeva, la determinazione della giovane non si è affievolita. Con il piede nudo sulla neve, ha messo a rischio la propria sicurezza per salvarne un’altra. Questa fuga eroica racconta molto di più che un semplice salvataggio: parla di un legame familiare profondo e di un amore che supera ogni ostacolo. La chiamata ai soccorsi sarebbe stata decisiva, ma il viaggio di Viola, pieno di incognite, è stato il primo passo verso la salvezza.
La risposta dei soccorritori: un salvataggio in condizioni estreme
Dopo aver raggiunto Carcoforo, Viola ha fornito informazioni preziose ai soccorritori riguardo alla posizione del padre. La tempestività dell’intervento sarebbe risultata cruciale, infatti i soccorsi si sono attivati rapidamente, ma le avverse condizioni meteo hanno reso il tutto più complicato. Marco ha atteso per circa due ore e mezza, durante le quali ha lottato contro il freddo e l’ipotermia. “Ero allo stremo, il mio corpo aveva raggiunto 35 gradi di temperatura”, racconta con voce rotta dal dolore.
L’operazione di salvataggio è stata ostacolata dalle condizioni meteorologiche e dalla mancanza di visibilità , costringendo i soccorritori a richiedere l’elisoccorso valdostano in assetto notturno. Nel frattempo, Marco affrontava il suo dramma personale, con traumi gravi: una frattura scomposta alla gamba destra, lussazione di tre costole e un trauma cranico. La sua condizione sanitaria appariva critica e, nonostante la sofferenza, Marco si aggrappava alla speranza di rivedere presto Viola.
Il lavoro coordinato dei soccorritori, unito all’eroismo di Viola, ha portato a un esito positivo. Marco Menichetti è stato tratto in salvo e portato in ospedale, dove i medici stanno monitorando il suo stato di salute. La giovane ha dato prova che, in situazioni di emergenza, il coraggio e la prontezza di reazione possono davvero fare la differenza.
Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina