Drammatica situazione della lingua blu in Sardegna: appello della Copagri per un intervento urgente

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Drammatica situazione della lingua blu in Sardegna: appello della Copagri per un intervento urgente - Fonte: Agenfood | Gaeta.it

Il 12 settembre 2023, Cagliari è al centro di un grave allarme per la salute animale, con un incremento dei casi di lingua blu nell’isola. Questa malattia, scoperta agli inizi degli anni 2000 e ormai endemica, sta mettendo a dura prova gli allevamenti sardi. Giuseppe Patteri, presidente di Copagri Sardegna, esprime la necessità imminente di un’azione concertata da parte della Regione, in particolare dagli assessorati all’Agricoltura e alla Salute, per garantire la sicurezza e la vitalità del settore agroalimentare locale.

Il contesto dell'epidemia di lingua blu in Sardegna

Diffusione della malattia e impatti sull'allevamento

La lingua blu è una malattia virale trasmessa principalmente da insetti vettori, come i moscerini, che colpisce principalmente gli ovini ma può interessare anche altre specie di animali. L’aumento dei contagi in Sardegna rappresenta non solo una minaccia per la salute degli animali, ma anche un rischio considerevole per la sostenibilità economica degli allevatori. Con la produttività agroalimentare già compromessa da fenomeni come la siccità e la moria dei capi, questa epidemia potrebbe arrecare un ulteriore colpo agli allevamenti locali già vessati da problematiche economiche.

Patteri sottolinea come la situazione sia particolarmente critica per gli allevamenti bovini, che rischiano di subire un blocco delle movimentazioni verso il Continente a causa della possibilità che questi animali possano fungere da portatori sani del virus. Questo blocco rappresenterebbe una perdita significativa per il settore, in un momento in cui è fondamentale mantenere gli scambi commerciali e la produzione.

Necessità di un piano vaccinale efficace

Per affrontare questa emergenza, diventa urgente fornire un quadro chiaro sulle quantità di vaccini disponibili e sullo stato delle vaccinazioni. Solo così sarà possibile identificare le aree in cui è necessario un intervento tempestivo e affrontare le criticità già emerse nella campagna vaccinale.

Patteri insiste sulla necessità di rendere disponibile il vaccino non solo per gli ovini, ma anche per i bovini, per garantire la sicurezza del settore. La disinformazione e l’incertezza sui prodotti vaccinali attualmente attivi possono ostacolare gli sforzi per controllare l'epidemia.

Strategie di controllo della malattia

Approcci per la gestione del virus

Il direttore della Copagri Sardegna, Mario Putzolu, evidenzia che il contenimento del virus può essere realizzato attraverso due metodi principali: l’inoculazione di vaccini e la disinfestazione contro gli insetti vettori. Tuttavia, il secondo approccio è attualmente debole a causa della scarsa coordinazione tra le autorità e l’impreparazione a livello locale.

Il controllo degli insetti, infatti, è lasciato a iniziative sporadiche che non seguono un piano strategico ben definito. Pertanto, è cruciale che le autorità regionali adottino un approccio più sistematico e concertato per affrontare in maniera efficace l’epidemia di lingua blu.

Vaccini per i sierotipi più aggressivi

In particolare, Putzolu fa un accenno alla necessità di un vaccino per il sierotipo 3, che si è diffuso in modo aggressivo nell’Oristanese e nel sud-ovest della Sardegna. L’esistenza di questo vaccino potrebbe essere determinante nel contrastare la diffusione della malattia e nella protezione degli allevamenti.

Un appello alla Regione per azioni tempestive

Coinvolgimento di tutti gli attori del settore

Di fronte a questa situazione critica, Patteri e Putzolu rivolgono un appello alla Regione Sardegna affinché si attivi prontamente per coinvolgere tutti gli attori del settore. È necessario convocare un tavolo di confronto che includa le associazioni agricole per analizzare attentamente la situazione e definire contromisure appropriate e urgenti.

Il coinvolgimento delle istituzioni, degli esperti e degli allevatori è cruciale per elaborare strategie di prevenzione e intervento che possano ridurre l’impatto della lingua blu e garantire il futuro dell’agricoltura sarda. La salute degli animali e la sostenibilità economica della regione dipendono da decisioni collettive ben pianificate e dalla collaborazione tra enti e aziende.

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