Due scalatori austriaci, di 40 e 33 anni, sono stati salvati in una operazione di soccorso che è durata oltre undici ore ieri, nei pressi della via Universo Giallo al Monte Brento, situato nella valle del Sarca. Le complesse operazioni di recupero, che hanno avuto inizio dopo una chiamata d’emergenza alle 9:40, si sono concluse intorno alle 21, con il trasferimento dei feriti all’ospedale Santa Chiara di Trento. Questo intervento evidenzia le sfide che gli operatori del soccorso affrontano, creando un caso che suscita preoccupazione e ammirazione.
L’incidente e le prime comunicazioni
L’incidente si è verificato mentre il capo cordata, un uomo nato nel 1992, stava affrontando il decimo tiro della via. Purtroppo è caduto per circa dieci metri, impattando contro la parete e riportando diversi traumi, con lamentele specifiche per dolori alle gambe. La chiamata al numero di emergenza 112 ha attivato immediatamente i soccorsi. Gli scalatori, sotto stress per la situazione, hanno cercato di mantenere la calma mentre aspettavano l’arrivo dell’assistenza.
Un elicottero è giunto in volo sulla zona per valutare la situazione, ma le condizioni meteo hanno reso difficile l’accesso dall’alto. Il forte vento e la distanza dal bordo della parete hanno costretto i soccorritori a cambiare strategia. Il team ha deciso di risalire dal basso, mantenendo contatti con i due infortunati che nel frattempo erano riusciti a scendere di due tiri di corda, avvicinandosi a una zona più sicura della parete.
L’intervento di soccorso e le difficoltà incontrate
Il team di soccorso era composto da tre esperti tecnici e un sanitario della stazione Trento Monte Bondone del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino. Essi si sono attivati rapidamente, iniziando a risalire con cautela un lungo tratto di parete. Dopo ore di intenso lavoro, hanno raggiunto i due scalatori verso le 16:20. Una volta sul posto, il sanitario ha fornito i primi soccorsi all’infortunato, mentre il gruppo si preparava per la fase di calata.
Le operazioni di recupero non sono state semplici. Il vento, che era aumentato di intensità , ha ostacolato le manovre dell’elicottero, impedendo il trasporto immediato. Nonostante le difficoltà , il team ha continuato a coordinarsi, attendendo il momento propizio per il trasferimento. Solo alle 19:05, grazie a una manovra di verricello, è stato possibile recuperare il primo scalatore, il suo compagno e il sanitario.
Il recupero dei soccorritori e la conclusione dell’operazione
Mentre l’elicottero si occupava del trasporto dei due feriti, i tre tecnici impegnati nel soccorso sono rimasti in parete. A causa del vento crescente, hanno autonomamente iniziato la discesa. Nel mentre, l’elicottero di turno notturno ha avviato i tentativi di recupero dei tre uomini, i quali segnalavano la loro posizione usando le luci frontali. Questo aspetto del soccorso dimostra l’importanza della comunicazione e della coordinazione tra le squadre di soccorso, specialmente in situazioni di emergenza in montagna.
Il recupero degli ultimi tre tecnici è avvenuto alle 20:40, mentre il team di soccorso ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo. L’operazione ha messo in evidenza le difficoltà che i soccorritori affrontano in situazioni critiche ma anche il loro impegno e professionalità nel garantire la sicurezza degli alpinisti. La storia di questo salvataggio servirà come promemoria delle sfide legate all’arrampicata in montagna e alla necessità di prepararsi e agire con cautela.