Il Parco del Conero, una delle aree protette più affascinanti delle Marche, sta implementando un’innovativa iniziativa di sorveglianza per contrastare gli incendi boschivi. Attraverso l’impiego di droni avanzati, le autorità regionali si uniscono per tutelare questo prezioso ecosistema, garantendo al contempo la salvaguardia delle specie aviarie locali, come il Falco Pellegrino.
sorveglianza aerea antincendio: la campagna 2023
Il Progetto di Sperimentazione
Nell’ambito della Campagna Antincendio Boschivo, che va dal 1 luglio al 15 settembre, la Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio della Regione Marche ha avviato un progetto innovativo. In collaborazione con l’Ente Parco Regionale del Conero, è stata avviata un’attività sperimentale mirata all’osservazione degli incendi boschivi utilizzando droni. Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro i roghi, con l’obiettivo di migliorare tempestività e efficacia delle operazioni di intervento all’interno dei quasi 6.000 ettari del parco.
I droni non solo forniscono immagini aeree dettagliate, ma permettono anche un monitoraggio continuo, offrendo ai team di pronto intervento e alle unità operative di avvistamento la possibilità di reagire rapidamente a potenziali minacce. L’adozione di questa tecnologia si inserisce in un quadro di maggiore sicurezza per il territorio, promuovendo una risposta coordinata e strutturata in situazioni d’emergenza.
Tutela della Biodiversità: Nessuna interferenza sul Falco Pellegrino
L’utilizzo dei droni è stato autorizzato specificamente per volare sopra le aree boschive del Monte Conero, che sono parte della Rete Natura 2000, un’importante iniziativa dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Grazie a rigorose misure di sicurezza, è stata garantita l’assenza di interferenze sugli habitat di specie di interesse comunitario, tra cui il Falco Pellegrino. Questo uccello rapace, noto per la sua eleganza e il suo comportamento predatorio, nidifica sulle falesie del Conero. La salvaguardia della sua habitat è una priorità per le autorità competenti, che stanno monitorando attentamente ogni possibile impatto derivato dall’uso dei droni.
In aggiunta al Falco Pellegrino, l’ecosistema del Parco ospita diverse specie, come il Succiacapre, una rara specie di uccello notturno. I protocolli adottati durante le operazioni di avvistamento sono studiati per minimizzare l’impatto su tutte le forme di vita selvatiche presenti, garantendo così un equilibrio tra sicurezza e conservazione ambientale.
il ruolo del nucleo operativo aereo
Un Team di Esperti in Azione
Il Nucleo Operativo Aereo è il gruppo di volontari che si occupa della gestione dei droni per l’osservazione delle aree boschive del Parco del Conero. Questa organizzazione è composta da esperti addestrati e certificati, che hanno ricevuto le necessarie autorizzazioni per operare in aree protette. I droni utilizzati sono equipaggiati con tecnologie avanzate, inclusa una termocamera ad alta risoluzione, in grado di rilevare fonti di calore anomale anche a distanza considerevole.
Grazie a funzionalità avanzate come lo zoom 200x e un puntatore laser, il drone può identificare in tempo reale qualsiasi anomalia termica. Una volta individuata una potenziale sorgente di incendio, il pilota invia immagini e coordinate alla Sala Operativa Unificata Permanente, permettendo una reazione rapida da parte delle squadre antincendio.
Collaborazione e Responsabilità Civica
Questa attività di monitoring non sarebbe possibile senza una stretta collaborazione con la Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio della Regione Marche. L’operato dei volontari è attivato su richiesta delle autorità e avviene in costante contatto con le strutture di emergenza, assicurando un flusso continuo di informazioni durante le operazioni.
Il Presidente del Parco del Conero, Luigi Conte, ha sottolineato l’importanza di questo progetto sperimentale, che segna un traguardo significativo nella prevenzione degli incendi. Sottolinea inoltre come la protezione di questo habitat ricco di biodiversità debba coniugarsi con un forte senso di responsabilità da parte di tutti i visitatori, affinché possano contribuire alla sicurezza del parco rispettando le normative vigenti e adottando comportamenti che non possano innescare incendi, anche accidentali.
Il Parco del Conero continua quindi a rappresentare un modello di integrazione tra tecnologia e ambientalismo, punta di diamante per la tutela del patrimonio naturale marchigiano.