L'Irlanda si trova a fronteggiare una situazione economica sorprendente con un surplus di 8,6 miliardi di euro previsto per il 2024. Questa prosperità, figlia di una crescita economica sorprendentemente sostenuta e di politiche fiscali favorevoli per le multinazionali, offre al governo di Dublino diverse opzioni sulla gestione delle proprie finanze. Tuttavia, sotto la superficie di questo benessere economico emergono sfide significative che l'esecutivo irlandese dovrà affrontare per garantire un futuro migliore ai suoi cittadini.
Crescita economica e surplus finanziario
Una ripresa impactante
Negli ultimi anni, Dublino ha subito una trasformazione economica di grande portata. Il PIL dell'Irlanda è cresciuto a un ritmo impressionante, quattro volte più velocemente rispetto alle previsioni, contribuendo a un surplus di bilancio che molti ai vertici europei possono solo invidiare. A confronto con il periodo di crisi, quando nel 2010 si utilizzarono 67,5 miliardi di euro di salvataggio da parte della UE e del FMI, la situazione attuale rappresenta un significativo cambiamento di paradigma.
Il motore della crescita
A motivare questa crescita è stata una tassazione favorevole sulle corporazioni, in passato fissata al 12,5% e ora al 15%. Questo ha reso l’Irlanda un paradiso fiscale per le grandi aziende, in particolare nel settore tecnologico e farmaceutico. Dublino è diventata un hub per colossi globali, contribuendo a un aumento del PIL dal 2010 al 2022 di circa il 150%. Attualmente, il PIL pro capite irlandese è quasi tre volte quello italiano, raggiungendo i 102 mila dollari. Questo afflusso di entrate è fondamentale per il bilancio statale dell’Irlanda.
Sfide nella gestione del surplus
Entrate volatili
Nonostante l’abbondanza del surplus, il governo di Dublino ha espresso preoccupazione per la sostenibilità di queste entrate. Nel 2023, le tasse sulle imprese hanno portato nelle casse dello stato 23,8 miliardi di euro, con previsioni per il 2024 di 24,5 miliardi. Tuttavia, queste cifre sono considerate temporanee e non ci si aspetta che continuino a crescere a lungo termine. Di conseguenza, l'esecutivo ha abbassato le stime di surplus per gli anni successivi, passando da una previsione di 65 miliardi per il periodo 2023-2026 a una di 38 miliardi per il 2024-2027.
Tra opportunità e problemi infrastrutturali
L'economista Gerard Brady ha sottolineato che la vera sfida per l’Irlanda non riguarda la disponibilità di risorse, ma l'abilità di tradurre queste risorse in miglioramenti tangibili per i cittadini. Una delle strade percorribili è investire il surplus in infrastrutture cruciali, come l'edilizia residenziale, che sta affrontando gravi crisi, la rete elettrica, l'approvvigionamento idrico, i servizi sanitari e i trasporti pubblici.
Investimenti futuri e scenari politici
Fondi sovrani per il futuro
Dublino si sta preparando per il futuro con piani di investimento che coinvolgono la creazione di due fondi sovrani. Entro il 2035, il governo irlandese prevede di impiegare oltre 100 miliardi di euro di surplus per alimentare questi fondi, perseguendo l'obiettivo di bilanciare benessere economico e stabilità. Questa strategia è stata inspirata da esempi positivi come quello della Norvegia, mirata a evitare il surriscaldamento dell'economia e l'innalzamento dell'inflazione.
Previsione di spesa in vista delle elezioni
Con le elezioni generali in programma per il 2025, il governo potrebbe essere tentato di adottare una finanziaria generosa, inclusiva di un aumento della spesa pubblica di 6,9 miliardi di euro, insieme a 1,4 miliardi di euro di misure fiscali aggiuntive. Tuttavia, l'eterna questione riguardante la qualità della vita dei cittadini irlandesi persiste. Nonostante vantaggi economici che molti invidiano, l'Irlanda ha lottato con questioni sociali critiche, tra cui alti tassi di solitudine e disuguaglianza economica, evidenziando la necessità di investimenti mirati verso il miglioramento del benessere collettivo.
Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Donatella Ercolano
