La comunità benefica della Sentebale, fondata nel 2006 dal principe Harry e dal principe Seeiso del Lesotho, ha subito un duro colpo. La fondazione, dedicata a supportare individui nel Sudafrica colpiti da Hiv e Aids, ha visto il suo co-fondatore dimettersi a seguito di conflitti interni che hanno portato a tensioni con la presidente del consiglio di amministrazione, Sophie Chandauka. Questo sviluppo solleva interrogativi significativi sulla gestione e sulla direzione della fondazione.
Dettagli sulla dimissione del principe Harry
Il principe Harry ha annunciato la sua uscita dalla Sentebale insieme al suo collega co-fondatore e all’intero consiglio di amministrazione. Le dimissioni sono arrivate dopo che il rapporto con la Chandauka è giunto a un punto di rottura “irrimediabile”, seguito da una richiesta di dimissioni e da presunti abusi di potere e molestie, successivamente denunciati dalla presidente stessa alla Charity Commission del Regno Unito. Questo organismo di vigilanza è stato informato delle preoccupazioni legate alla governance della fondazione, avviando una valutazione formale della situazione.
La dichiarazione rilasciata dai principi esprime un dispiacere profondo per la situazione, definendola “devastante”. Hanno sottolineato che la richiesta di dimissioni era stata fatta nel “miglior interesse dell’ente di beneficenza” e che l’azione legale intrapresa da Chandauka per mantenere la sua posizione ha ulteriormente compromesso il già fragile legame tra le parti. “Un peso nel cuore” è stato il sentimento espresso dai dimissionari, rivelando la serietà e l’impatto emotivo della decisione.
Il contesto della controversia
Le tensioni all’interno della Sentebale si sono intensificate a causa di divergenze nelle visioni operative e nelle pratiche di governance. I fiduciari – Timothy Boucher, Mark Dyer, Audrey Kgosidintsi, Kelello Lerotholi e Damian West – hanno segnalato una crescente sfiducia nei confronti della presidente Chandauka. La loro decisione di dimettersi è stata motivata dalla convinzione che il mantenimento della presidentessa non fosse più sostenibile, date le sue posizioni conflittuali. Hanno rimarcato la necessità di scegliere “il migliore interesse dell’ente di beneficenza” e hanno espresso preoccupazione per il carico legale e finanziario che la situazione comportava.
Queste dimissioni rappresentano un cambiamento significativo per la Sentebale, un ente che si è sforzato di fornire supporto a una popolazione vulnerabile nel Sudafrica. La Charity Commission sta ora valutando la governance della fondazione, un passo cruciale per garantire la sua operatività futura e la sua reputazione.
Risposta della presidente e implicazioni future
In risposta alle dimissioni e alle accuse, Sophie Chandauka ha difeso il suo operato, affermando che le sue azioni sono state sempre guidate dai principi di equità e rispetto. Ha denunciato un clima di aggressione e intimidazione, sostenendo che, mentre alcuni membri del consiglio volevano mantenere il controllo, lei era impegnata a difendere i diritti e le necessità dei collaboratori e delle persone assistite dalla fondazione. Secondo Chandauka, le sue azioni legali non devono essere viste come un tentativo di rimanere al potere, ma piuttosto come un passo necessario per affermare i principi di giustizia all’interno dell’organizzazione.
Questo scontro avrà sicuramente ripercussioni significative sulla Sentebale e sulla sua missione. La fondazione ha bisogno di riconquistare la fiducia del suo pubblico e degli investitori. Le cancellazioni dei fiduciari e i conflitti interni possono influenzare le donazioni e il supporto da parte della comunità. La Charity Commission, ora coinvolta, gioca un ruolo centrale nel garantire che questi eventi non compromettano l’integrità e l’efficacia del lavoro benefico della Sentebale. La situazione si evolve rapidamente e le prossime mosse dei protagonisti saranno fondamentali per il futuro della fondazione.