Un caso di stalking ha colpito la città di Ancona, dove un uomo di 50 anni e una donna di 45 anni sono stati ammoniti per comportamenti persecutori nei confronti delle ex fidanzate dell’uomo. Questo episodio ha suscitato allerta nella comunità locale e ha messo in luce l’importanza di una risposta tempestiva da parte delle autorità di polizia. Gli ammonimenti, emessi dal Questore di Ancona, rappresentano un passo necessario per garantire la sicurezza delle parti offese e prevenire ulteriori atti di violenza psicologica.
La ricostruzione dell’episodio
Il contesto di persecuzione
La vicenda è stata ricostruita grazie a un’accurata indagine condotta dalla Divisione Anticrimine della polizia. Gli agenti hanno infatti ricevuto un’unica istanza da parte delle ex fidanzate, che ha portato all’emissione di ben quattro ammonimenti. Le indagini hanno rivelato una serie di comportamenti persecutori da parte dell’uomo e della sua amica, che hanno creato un clima di paura e intimidazione nelle vittime.
Ad emergere dalle testimonianze è stato un quadro inquietante: il 50enne e la sua amica non solo avrebbero rivolto insulti e minacce all’ultima ex, ma avrebbero anche perseguitato la precedente fidanzata, ora amica della più recente. Questo accanimento ha avuto luogo in diverse occasioni, culminando in momenti in cui le due donne si sono trovate faccia a faccia con i loro aggressori in un bar, dove gli insulti e le spintoni sono sfociati in un’aggressione che ha lasciato una delle donne a terra.
L’impatto sulle vittime
L’impatto di queste condotte ha costretto le vittime a modificare le proprie abitudini di vita, vivendo in uno stato costante di ansia e timore per la loro incolumità. Gli ammonimenti sottolineano la gravità della situazione, evidenziando quanto le azioni dei due accusati abbiano influenzato negativamente la serenità delle donne coinvolte. La necessità di un ammonimento è pertanto vista non solo come una reazione alle minacce, ma anche come un modo per proteggere le vittime e dissuadere ulteriori atti di violenza.
Le misure di prevenzione adottate
L’intervento del Questore
La misura adottata dal Questore di Ancona, Cesare Capocasa, risponde all’articolo 8 del D.L. 11/2009, che consente di ammonire comportamenti persecutori prima che venga presentata una querela. Questo dispositivo è fondamentale per affrontare situazioni in cui le molestie possono evolvere in violenze più gravi. È un’opzione giuridica di prevenzione, pensata per interrompere la spirale di aggressività prima dell’escalation.
Testimonianze e messaggio delle autorità
Il Questore ha ribadito l’importanza di intervenire in maniera tempestiva per evitare che situazioni del genere degenerino. Attraverso il suo intervento, Capocasa ha evidenziato come ogni singolo caso venga trattato con la massima serietà, senza mai sottovalutare le difficoltà vissute dalle vittime. L’ente di polizia si pone l’obiettivo di garantire un supporto costante, ascoltando ed assistendo chi si trova a fronteggiare esperienze di stalking e violenza psicologica.
Con questo ammonimento, le autorità locali vogliono inviare un messaggio chiaro: è essenziale denunciare ogni forma di persecuzione, e le istituzioni sono pronte a intervenire per proteggere chi è vittima di atti persecutori. La lotta alla violenza di genere e ai comportamenti molesti rimane una priorità nelle politiche di sicurezza pubblica della città.
Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 da Sofia Greco