Negli ultimi giorni la polizia stradale ha fermato due uomini di 58 anni, entrambi napoletani, accusati di una serie di furti ai danni di automobilisti nelle aree di servizio autostradali e parcheggi di centri commerciali. L’operazione ha messo in luce una tecnica illegale che sfruttava un dispositivo tecnologico per bloccare il segnale dei telecomandi delle auto, lasciandole aperte e vulnerabili ai malintenzionati.
modalità di azione dei ladri e uso del jammer
I due sospettati utilizzavano un jammer, un inibitore di segnale, per interferire con il sistema di chiusura centralizzata delle automobili. In pratica, questo dispositivo impediva al telecomando di comandare correttamente le serrature. Così l’auto sembrava chiusa ma in realtà restava aperta, ignara del proprietario. Questo stratagemma permetteva ai malviventi di agire senza destare sospetti.
L’azione era coordinata: uno dei complici seguiva le vittime all’interno del negozio o del centro commerciale, per distrarle o osservare i loro movimenti. Nel frattempo, l’altro si avvicinava al veicolo ed entrava senza alcuna difficoltà . Questo metodo funzionava bene soprattutto in luoghi affollati ma poco vigilati, come le aree di sosta autostradali o i parcheggi coperti.
dettagli tecnici del jammer e implicazioni
Il jammer altera la frequenza radio tra il telecomando e il veicolo, annullando il comando di chiusura. Tale dispositivo non è facilmente individuabile e rappresenta una vera minaccia per la sicurezza dei veicoli moderni dotati di chiusura elettronica.
intervento della polizia stradale e dettagli dell’arresto
Il Compartimento polizia stradale per campania e basilicata insieme alla sottosezione di caserta nord hanno seguito i due sospettati per alcuni giorni, monitorandone spostamenti e comportamenti. I poliziotti hanno sorvegliato il veicolo utilizzato dai due e sono intervenuti nel momento in cui stavano agendo, riuscendo ad arrestarli in flagranza di reato.
Durante la perquisizione sono stati trovati diversi oggetti riconducibili ai furti, oltre al jammer usato per disattivare i telecomandi. Sono emersi anche dispositivi auricolari bluetooth, presumibilmente usati per coordinare le azioni restando in comunicazione durante i colpi.
strumenti sequestrati durante l’operazione
- jammer per bloccare telecomandi
- auricolari bluetooth
- oggetti riconducibili ai furti
impatto dell’arresto e proseguo delle indagini
Questa operazione rappresenta un passo concreto nella lotta contro i furti che interessano zone di grande transito come autostrade e centri commerciali, spesso considerate aree rischiose per i pendolari e i cittadini. Chi frequenta questi luoghi può ora avere qualche garanzia in più, grazie agli sforzi delle forze dell’ordine.
Le indagini non si fermano qui: gli agenti cercano eventuali complici e stanno verificando se la coppia possa aver commesso altri colpi simili in passato. Il fermo dei due napoletani evidenzia come la microcriminalità continui a trovare metodi tecnologici per agire, ma anche come la polizia risponda con attenzione e prontezza per tutelare la sicurezza pubblica.