Nel cuore dell’estate scoppia un caso di cronaca che ha scosso la cittadina di Castiglione Olona, con due carabinieri accusati di tentato omicidio nei confronti di un giovane straniero accoltellato nei boschi. Il Tribunale di Varese ha emesso una decisione che ha destato scalpore.
Accusa di Tentato Omicidio: la Vicenda nei Boschi di Via Rosselli
Nei boschi di via Rosselli a Castiglione Olona, la notte del 5 luglio, un giovane straniero viene accoltellato e ritrovato ferito da passanti. I due carabinieri coinvolti, uno della compagnia di Luino e l’altro della stazione di Malnate, si trovano al centro di un’accusa grave: tentato omicidio. Il gip del Tribunale di Varese ha preso una decisione incisiva nei confronti dei militari.
Le Difese dei Carabinieri: Versioni Divergenti e Coltello Sequestrato
Durante l’interrogatorio davanti al gip, uno dei carabinieri ha sostenuto di essere stato aggredito insieme al collega mentre si trovavano nei boschi per contrastare attività illecite legate allo spaccio. Il giovane accoltellato è stato soccorso dopo la mezzanotte di sabato. L’altro militare, invece, ha preferito non fornire risposte al pm. Durante le indagini è stato sequestrato un coltello in possesso dei carabinieri, sollevando ulteriori interrogativi su quanto accaduto.
Mistero nei Boschi: Cosa Facevano i Carabinieri di Notte?
Un punto cruciale dell’indagine è comprendere le ragioni che hanno portato i due carabinieri a trovarsi nei boschi di notte, in abiti civili e senza un incarico ufficiale. Resta da chiarire il contesto e le circostanze che hanno portato a questo tragico evento, con il giovane ferito attualmente in prognosi riservata all’ospedale di Circolo di Varese.
In questa intricata vicenda giudiziaria, la verità si fa strada tra versioni contrastanti e interrogativi ancora senza risposta. La comunità di Castiglione Olona rimane sconvolta dall’accaduto, mentre le indagini proseguono per gettare luce su un caso dai contorni ancora nebulosi.