Due denunciati a Reggio Calabria per tentato furto e maltrattamento di animali

Due denunciati a Reggio Calabria per tentato furto e maltrattamento di animali

Due uomini denunciati a Reggio Calabria per tentato furto, maltrattamento di animali e possesso di specie protette. Intervento tempestivo della polizia ha portato al sequestro degli animali coinvolti.
Due denunciati a Reggio Calabr Due denunciati a Reggio Calabr
Due denunciati a Reggio Calabria per tentato furto e maltrattamento di animali - Gaeta.it

In una recente operazione di polizia a Reggio Calabria, due uomini di 40 e 35 anni sono stati denunciati con gravi accuse che includono tentato furto, maltrattamento di animali, detenzione di specie protette e possesso di richiami vivi e acustico-meccanici. L’intervento delle forze dell’ordine è stato tempestivo, grazie a una segnalazione che ha attivato la Sala operativa.

L’intervento della polizia a Pellaro

L’azione della Polizia di Stato è scattata dopo che un agente di pattuglia ha notato qualcosa di sospetto nella zona di Pellaro, in provincia di Reggio Calabria. La rapida segnalazione alla Sala operativa ha permesso di mobilitare immediatamente le Volanti, che si sono dirette verso il luogo indicato. Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato i due uomini, entrambi di origine reggina, e li hanno bloccati.

L’intervento si è svolto in maniera ordinata e i poliziotti hanno subito provveduto a identificare i soggetti coinvolti, assicurandosi che non ci fossero altre persone in pericolo. L’operazione ha dimostrato l’efficienza delle forze dell’ordine nel monitorare il territorio e nella prevenzione di atti illeciti.

Le accuse: maltrattamento di animali e possesso di specie protette

Le accuse mosse contro i denunciati sono di particolare gravità. Il maltrattamento di animali è un reato punito severamente dalla legge italiana, e nel caso specifico, i denunciati sono stati trovati in possesso di volatili appartenenti a specie protette. Questi animali, in condizioni non adeguate, sono stati sequestrati e successivamente affidati ai volontari di un’associazione per il loro recupero e la loro salvaguardia.

In aggiunta, i due hanno confezionato anche richiami vivi e acustico-meccanici, strumenti utilizzati in modo illecito per attirare altri animali. Questo comportamento non solo è nocivo per la fauna locale, ma è anche un chiaro segnale di come una parte della popolazione possa infrangere le normative per il profitto personale, senza considerare le severe ripercussioni legali e morali.

Il ruolo delle associazioni nel recupero degli animali

Le associazioni per la protezione degli animali giocano un ruolo fondamentale in queste situazioni. Dopo il sequestro degli esemplari protetti, i volontari hanno immediatamente preso in carico gli animali, garantendo loro le cure necessarie e un ambiente sicuro. Il lavoro di queste organizzazioni è prezioso, poiché non solo si occupano della riabilitazione degli animali sequestrati, ma anche della sensibilizzazione della comunità riguardo il rispetto della fauna e delle normative vigenti.

I volontari, spesso operano in condizioni di estrema difficoltà, e la loro dedizione è un esempio di come la società civile possa contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente e degli animali. La segnalazione tempestiva da parte delle forze dell’ordine, associata alla collaborazione con queste associazioni, rappresenta un passo importante verso il miglioramento delle condizioni di vita degli animali in difficoltà.

L’episodio di Reggio Calabria mette in luce non solo le attività illecite legate alla fauna selvatica, ma anche l’importanza della collaborazione fra istituzioni e organizzazioni locali nel compromettere queste pratiche. La speranza è che tali casi possano diminuire, grazie a una maggiore consapevolezza e attenzione verso la protezione degli animali e dell’ambiente.

Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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