Due denunciati per l'abbattimento illegale di 108 alberi nel Parco Nazionale della Sila

Due denunciati per l’abbattimento illegale di 108 alberi nel Parco Nazionale della Sila

Due individui denunciati per abbattimento illegale di 108 alberi nel Parco Nazionale della Sila, evidenziando la necessità di vigilanza continua per proteggere la biodiversità e l’ambiente.
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Due denunciati per l'abbattimento illegale di 108 alberi nel Parco Nazionale della Sila - Gaeta.it

Le forze dell’ordine continuano a monitorare con attenzione il territorio del Parco Nazionale della Sila, in Calabria, dove un recente episodio di illegalità ha portato alla denuncia di due individui. I carabinieri forestali, operanti nel Nucleo ‘Parco’, hanno scoperto una gravissima violazione nelle aree demaniali, precisamente in località Zagarogno. Questo evento mette in luce il costante pericolo che corre la biodiversità e l’importanza di una vigilanza continua per tutelare l’ambiente.

L’operazione dei carabinieri forestali

Grazie a una serie di controlli mirati, i carabinieri forestali hanno notato segni evidenti di un’attività illecita in corso. Durante un pattugliamento nella zona 1 del Parco Nazionale della Sila, gli agenti hanno rinvenuto delle tracce di pneumatici recenti su una strada sterrata. Questo ha immediatamente sollevato il sospetto che qualcuno avesse intrapreso attività illecite all’interno di un’area boschiva riservata e protetta, caratterizzata dalla presenza di alberi di alto fusto come il cerro e il pino laricio.

Nel prosieguo delle indagini, è emerso che all’interno di quest’area demaniale erano stati abbattuti in modo illegale ben 108 alberi di alto fusto. L’azione criminosa, effettuata con l’ausilio di una sega meccanica, ha comportato non solo il taglio degli alberi ma anche una successiva manomissione della scena del crimine: le sezioni delle ceppaie erano state abilmente coperte con terra e foglie. La maggior parte del legname prelevato era stata trasportata via per evitare di essere scoperta.

La sorveglianza e l’identificazione dei responsabili

I carabinieri forestali non hanno lasciato nulla al caso e, grazie all’installazione di dispositivi di sorveglianza foto/video, sono riusciti a monitorare ulteriormente la situazione. Hanno potuto rilevare un fuoristrada, utilizzato dai due sospetti, che entrava e usciva ripetutamente dall’area. Ogni volta, il veicolo trasportava carichi di legno di cerro, confermando le ipotesi iniziali sulla detenzione di materiale illegale.

Le indagini hanno portato a identificare i due individui, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine per reati di simile natura. La sua precedente attività criminale nella stessa area ha reso la questione ancor più seria, evidenziando un problema di illegalità che potrebbe essere più ampio di quanto inizialmente ipotizzato.

Sequestro del materiale e strumenti utilizzati

Dopo aver raccolto sufficienti prove, le forze dell’ordine hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione dell’individuo noto. Durante questo intervento, sono stati rinvenuti tutti i materiali di legno illecitamente prelevati dal bosco. Non solo, ma anche il mezzo utilizzato per il trasporto del legname è stato ispezionato, rivelando al suo interno una serie di strumenti utilizzati per l’abbattimento degli alberi, da cui deriva l’accusa di danneggiamento di risorse naturali.

Il risultato di queste operazioni ha portato al sequestro di tutto il materiale e degli strumenti rinvenuti, sottolineando l’impegno delle autorità nel combattere fenomeni di illegalità che mettono a rischio l’ambiente e il patrimonio naturale italiano. Questo episodio rappresenta un chiaro segnale dell’importanza della tutela del territorio e dell’eredità naturale rappresentata dal Parco Nazionale della Sila.

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