Due donne arrestate ad Alessandria mentre tentano di fuggire dopo aver derubato un'anziana

Due donne arrestate ad Alessandria mentre tentano di fuggire dopo aver derubato un’anziana

Due donne arrestate ad Alessandria per aver derubato un’anziana utilizzando la tecnica delle monetine. L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha evitato ulteriori danni e recuperato il bancomat rubato.
Due donne arrestate ad Alessan Due donne arrestate ad Alessan
Due donne arrestate ad Alessandria mentre tentano di fuggire dopo aver derubato un'anziana - Gaeta.it

Un’operazione fulminea della locale stazione dei Carabinieri ha portato all’arresto di due donne, di 35 e 42 anni, accusate di aver derubato un’anziana e di aver tentato di fuggire a bordo di un’auto in attesa. La vicenda, avvenuta nei pressi di un istituto di credito ad Alessandria, mette in luce ancora una volta l’allerta nei confronti di truffe e furti contro le persone più vulnerabili, come le persone anziane. La modalità del crimine utilizzato, nota come ‘tecnica delle monetine’, continua a preoccupare le forze dell’ordine e a sollecitare interventi mirati.

Il colpo alle spalle dell’anziana

Secondo quanto riportato dai Carabinieri, le due donne sono riuscite a avvicinarsi senza destare sospetti all’anziana di 82 anni. Utilizzando il trucco delle monetine, le ladre hanno derubato la donna, distraendola con una manciata di monetine lasciate cadere. Mentre l’anziana era intenta a raccoglierle, una delle due ha approfittato per sottrarle il bancomat, mentre l’altra la intratteneva in conversazione, facendola sentire al sicuro. Questo metodo, già visto in altre occasioni, rende particolarmente vulnerabili gli anziani, spesso ignari delle intenzioni malevole di chi si avvicina.

Dopo aver sottratto il bancomat, le ladre hanno subito prelevato 1.000 euro dal conto della vittima, segno di un piano ben congegnato. Tale approccio evidenzia non solo la disinvoltura con cui questi crimini vengono commessi, ma anche la precisa organizzazione del gruppo, che non è nuovo a colpi del genere.

L’intervento dei carabinieri e il fuggi-fuggi

L’azione delle ladre non è durata a lungo. I Carabinieri, che stavano svolgendo un servizio di pattuglia nelle vicinanze, hanno notato un comportamento sospetto mentre le due donne si trovavano nell’area bancomat. Un cappellino con la visiera abbassata non ha impedito ai militari di accorgersi delle loro intenzioni. Subito dopo il prelievo, le ladre sono fuggite verso un’auto con il motore acceso, dove un complice le attendeva.

All’arrivo delle forze dell’ordine, l’autista ha abbandonato le due donne, cercando di sottrarsi clamorosamente alla cattura. Lo scatto immediato degli agenti ha portato al fermo delle due ladre, permettendo il recupero dell’importo prelevato, dello scontrino dell’operazione e del bancomat rubato. Una scena che mostra l’efficienza e la prontezza con cui le forze dell’ordine intervengono in situazioni critiche, sventando tentativi di furto.

Accertamenti e indagini in corso

Durante gli accertamenti, i Carabinieri hanno scoperto che il bancomat apparteneva effettivamente all’anziana derubata, la quale, nella stessa mattinata, si trovava in banca per denunciare il furto e bloccare il suo conto. La tempistica dell’intervento ha permesso di evitare ulteriori danni. Inoltre, nelle tasche delle arrestate, sono stati rinvenuti due biglietti con annotati un codice PIN e numeri di telefono, probabilmente legati a ulteriori vittime o complici nella loro attività illecita.

Le due donne sono state accusate di furto aggravato e di indebito utilizzo di strumenti di pagamento. Il fatto mette in evidenza il persistente problema dei furti ai danni della popolazione anziana, una fascia di utenti che si trova spesso a subire raggiri e truffe. Le indagini sono ora orientate a identificare e rintracciare il complice in fuga e verificare se le arrestate abbiano realizzato altri colpi in precedenza. La situazione è un richiamo alla vigilanza e alla sicurezza, sottolineando l’importanza della cooperazione tra cittadini e forze dell’ordine per garantire la protezione dei soggetti più vulnerabili.

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