due fratelli di olbia dispersi in mare: ritrovati zaino e stivali a capo figari durante le ricerche

due fratelli di olbia dispersi in mare: ritrovati zaino e stivali a capo figari durante le ricerche

Due fratelli scompaiono durante una battuta di pesca a Olbia; la Capitaneria coordina ricerche con droni, motovedette e volontari dopo il ritrovamento di oggetti personali vicino a Capo Figari.
Due Fratelli Di Olbia Dispersi Due Fratelli Di Olbia Dispersi
Due fratelli di Olbia, Giuseppe e Lorenzo Deiana, sono scomparsi durante una battuta di pesca il 19 aprile. Le ricerche, coordinate dalla Capitaneria di porto e supportate dalla comunità locale, proseguono nel mare di Capo Figari dopo il ritrovamento di alcuni loro oggetti personali. - Gaeta.it

Il 19 aprile due giovani fratelli di Olbia, Giuseppe e Lorenzo Deiana, sono usciti per una battuta di pesca e non sono più rientrati. Dopo ore di preoccupazione la Capitaneria di porto ha intensificato le ricerche, che proseguono in mare aperto, alla ricerca dei due ragazzi. Le autorità hanno recuperato alcuni oggetti personali vicino a Capo Figari, offrendo indicazioni utili per orientare le operazioni.

la scomparsa dei fratelli durante una battuta di pesca nel mare di olbia

Sabato mattina, 19 aprile, Giuseppe, 24 anni, e suo fratello Lorenzo, 20 anni, sono partiti con la loro barchina per trascorrere la giornata pescando. Erano attesi al ritorno intorno alle 17, tuttavia, non si sono mai presentati a casa. La loro assenza ha generato preoccupazione crescente tra i familiari e amici. La fidanzata di uno dei due ha segnalato la situazione intorno alle 19, dando il via alle operazioni di ricerca.

L’ultimo contatto con i giovani risale alla mattina, e da quel momento non si hanno notizie precise sulla loro posizione. I due ragazzi conoscevano bene quella zona di mare e solitamente affrontavano tali uscite senza problemi. L’episodio ha attirato l’attenzione della comunità locale, preoccupata per le condizioni meteo e per il tempo ormai trascorso senza notizie.

coordinamento e primi allarmi

Le autorità, dopo la segnalazione, hanno subito attivato le squadre di ricerca nel tentativo di trovare tracce o informazioni utili per localizzare i fratelli.

le operazioni di soccorso coordinate dalla capitaneria di porto e le risorse impiegate

Immediatamente dopo la segnalazione della scomparsa i soccorsi si sono attivati con tutte le forze disponibili. La Capitaneria di porto di Olbia ha lanciato una vasta operazione, coinvolgendo motovedette di Olbia e Golfo Aranci e mezzi aerei delle forze di Guardia costiera e vigili del fuoco. I controlli hanno coperto un ampio tratto marittimo, scandagliando zone vicine e più lontane dalla costa.

Il giorno seguente, alle ricerche si sono uniti agenti di polizia dotati di moto d’acqua e operatori con drone, aumentando così le possibilità di individuare i due fratelli. La presenza del drone ha permesso una visuale dall’alto per coprire zone difficilmente accessibili con mezzi tradizionali. Anche la comunità locale ha risposto lanciando appelli sui social per coinvolgere imbarcazioni private, molte delle quali si sono rese disponibili a dare una mano nelle ricerche.

uso delle tecnologie per le ricerche

L’utilizzo del drone ha rappresentato un elemento chiave per estendere la copertura visiva e migliorare l’efficacia delle ricerche.

il ritrovamento di oggetti personali a largo di capo figari e il loro significato per le ricerche

Nel corso delle ricerche, una delle imbarcazioni private impegnate ha segnalato il ritrovamento di uno zaino e due stivali galleggianti a circa 500 metri dalla costa di Capo Figari. La madre dei due fratelli ha riconosciuto immediatamente quegli oggetti come appartenenti a Giuseppe e Lorenzo. L’individuazione di questi accessori ha aggiunto un elemento concreto alle ricerche, indirizzando le squadre verso un’area precisa in mare.

Il vicecomandante della Capitaneria di porto, Paolo Bianca, ha confermato che questi reperti aiutano a definire i movimenti della barca e l’eventuale posizione dei ragazzi, considerando fattori come vento e correnti marine. Questi dati sono fondamentali per ampliare l’area di ricerca e prevederne con maggior precisione gli spostamenti.

Le condizioni del mare e del tempo, comprese velocità e direzione del vento, risultano centrali in questa fase per interpretare il ritrovamento e ottimizzare i settori di pattugliamento.

analisi meteorologiche e marine

Lo studio delle correnti e del vento si rivela cruciale per seguire le traiettorie e definire nuovi possibili scenari riguardo alla posizione dei fratelli.

la risposta della comunità e l’impegno per continuare le ricerche nel mare di olbia

Oltre all’intervento istituzionale, numerosi abitanti della zona sono scesi in campo, offrendo disponibilità con barche private per la ricerca diretta. Gli appelli via social network hanno generato una rete di collaborazione informale ma attiva, in sostegno alle operazioni ufficiali.

La Capitaneria di porto mantiene il coordinamento delle attività, bilanciando le risorse a disposizione e le segnali ricevuti. Le condizioni meteo, in particolare quella marina, sono controllate costantemente per garantire la sicurezza degli operatori. Le maree e le correnti continuano ad essere studiate per prevedere eventuali spostamenti degli scomparsi.

Nonostante l’assenza di contatti diretti con Giuseppe e Lorenzo, la presenza di indizi come lo zaino e gli stivali fornisce un punto di partenza per mantenere viva la speranza e approfondire le ricerche in modo mirato e determinato. L’attenzione locale resta alta mentre si attendono nuovi sviluppi dalla Capitaneria e dalle squadre impegnate in mare aperto.

Change privacy settings
×