Recentemente, La Spezia ha fatto i conti con un incremento dei furti in appartamento, un fenomeno che ha portato la Squadra Mobile della Questura a scatenare un’efficace operazione di indagine, denominata “lampo”. Questo sforzo si è rivelato cruciale per identificare e smantellare una banda di ladri professionisti di origine georgiana. L’iniziativa si è incentrata su una coppia di uomini sospettati di essere coinvolti in diversi furti avvenuti nei quartieri di Fossitermi, Migliarina e Canaletto.
L’attività investigativa
La Questura della Spezia ha comunicato dettagli riguardo il metodo seguito dagli investigatori. Dopo la segnalazione di ripetuti furti in appartamento, si è avviato un lavoro investigativo mirato. Le telecamere di sicurezza sparse nei quartieri colpiti hanno contribuito a raccogliere prove visive. Gli agenti hanno notato una coppia di uomini, uno di corporatura robusta e l’altro snello, catturati mentre si allontanavano rapidamente dai luoghi dei reati. Questo particolare ha suscitato l’attenzione degli inquirenti, che hanno cominciato a seguire i loro spostamenti.
Un elemento comune a tutti i furti era la modalità operativa, caratterizzata dall’assenza di segni di effrazione. Questo ha fatto immediatamente ipotizzare che i ladri fossero professionisti, verosimilmente georgiani, spesso forniti del noto strumento del “chiave bulgara”. Questo attrezzo consente di creare rapidi duplicati delle chiavi, facilitando l’apertura delle serrature senza danneggiare l’ingresso.
L’intervento della polizia
Il 18 di questo mese, gli investigatori hanno osservato attentamente i due sospetti e, alla fine, sono stati visti dirigersi verso la Stazione Ferroviaria della Spezia Centrale per allontanarsi dalla città . Qui, gli agenti hanno effettuato un controllo rigoroso, identificando i due uomini come un cinquantunenne e un trentacinquenne, entrambi di nazionalità georgiana e già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a furti. Durante la perquisizione personale e dei bagagli, le forze dell’ordine hanno fatto una scoperta significativa.
In uno zaino appartenente a uno dei due, sono stati trovati due kit per il “chiave bulgara”, vari duplicati di chiavi artigianali e, tra l’altro, diversi oggetti di valore e una somma di denaro. Tutto ciò è stato trovato nascosto all’interno di biancheria sporca, avvolto in carta di giornale. Gli uomini non hanno saputo fornire spiegazioni plausibili per la presenza di quanto recuperato.
Accertamenti ulteriori
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno continuato ad approfondirsi, consentendo agli investigatori di mappare alcuni degli oggetti preziosi. È emerso che i due individui avevano già messo a segno almeno quattro furti nei giorni precedenti l’arresto. Le persone colpite dai furti sono state convocate presso gli uffici della polizia, dove hanno potuto riconoscere e attestare la proprietà di alcuni dei monili recuperati. È in fase di svolgimento un’analisi per identificare i legittimi proprietari degli altri oggetti preziosi sequestrati.
Il coordinamento e la determinazione della polizia di La Spezia hanno permesso di fermare un’attività criminale che stava causando notevoli disagi alla comunità locale. Continueranno ora le indagini, con la speranza di prevenire ulteriori reati e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.