In un’azione tempestiva, i Carabinieri di Francavilla in Sinni, località nel potentino, hanno arrestato due giovani con l’accusa di concorso in truffa. I malfattori, di 25 e 18 anni, entrambi di origine campana, sono stati fermati mentre si muovevano con circospezione nel centro della cittadina. Poco prima, avevano truffato un’ottantenne, riuscendo a estorcere una somma significativa di denaro e preziosi.
La truffa: un inganno ben orchestrato
Il raggiro ai danni dell’anziana è avvenuto tramite una telefonata ingannevole. I truffatori avevano contattato la donna, facendole credere che il nipote avesse contratto dei debiti e necessitasse di aiuto finanziario immediato. Convinta da questa falsità e dalle credenziali che i giovani si erano inventati, la donna ha accettato di seguire le istruzioni ricevute.
Presentatisi come dipendenti dell’ufficio postale, i due ragazzi sono riusciti a convincere l’anziana a consegnare loro 500 euro in contanti e alcuni monili in oro. Questo episodio non è solo un esempio della vulnerabilità degli anziani di fronte a simili truffe, ma mette in luce anche la crescente diffusione di pratiche fraudolente che sfruttano la buona fede della gente.
Intervento delle forze dell’ordine
La situazione ha preso una svolta positiva grazie alla prontezza della segnalazione da parte di un cittadino che ha assistito al passaggio sospetto dei due giovani. Con informazioni precise e tempestive, le forze dell’ordine sono riuscite a intervenire rapidamente, fermando i malfattori a bordo di un’utilitaria. Questo tipo di cooperazione tra cittadini e Carabinieri è cruciale per garantire la sicurezza pubblica e prevenire ulteriori eventi criminosi.
Dopo aver arrestato i due giovani, i Carabinieri hanno avviato un’immediata operazione di recupero della refurtiva. Grazie all’accuratezza dell’intervento, il denaro e i gioielli rubati sono stati restituiti all’anziana. Questo intervento è significativo non solo per il risultato ottenuto, ma anche perché rappresenta un messaggio di invito alla vigilanza e alla denuncia in caso di sospetti atti di illeciti.
Conseguenze legali per gli arrestati
L’arresto dei due giovani è stato convalidato dall’autorità giudiziaria che ha disposto nei loro confronti l’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza. Questo provvedimento segna un primo passo nel processo legale che li attende, mentre le indagini continuano per verificare se i due siano coinvolti in altri crimini simili.
Sui giovani gravano accuse pesanti che possono comportare pene significative, specialmente considerando la vulnerabilità della vittima. Le autorità sperano che casi come questo possano servire a sensibilizzare ulteriormente la popolazione riguardo ai rischi delle truffe telefoniche e alla necessità di mantenere un occhio vigile su attività sospette nella propria comunità .