Nella serata di lunedì, due ragazzi di 23 anni, residenti rispettivamente a Salerno e Vietri sul Mare, hanno attirato l’attenzione delle forze dell’ordine a causa di un episodio grave e inconsueto. Un ordigno esplosivo, lanciato verso il palazzo della Questura di Salerno, ha spinto la Digos a condurre indagini immediate, culminate con la denuncia dei due giovani in stato di libertà . Questo evento solleva interrogativi non solo su un attacco diretto alle istituzioni, ma anche sulle motivazioni sottese a tale gesto.
Il momento dell’attacco
Intorno alle 23, i due giovani, con il volto travisato, hanno tentato di lanciare un ordigno esplosivo artigianale contro la Questura di Salerno. Fortunatamente, l’ordigno non è esploso come previsto, poiché ha colpito un pilastro del palazzo e la miccia si è spenta. Quest’episodio è stato riportato dal questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, durante un incontro con i giornalisti, dove ha descritto l’ordigno come “altamente pericoloso”. L’azione dei due ragazzi è stata rapida e ha sollevato un allerta non solo tra i residenti ma anche tra le forze dell’ordine, che hanno attivato immediatamente i protocolli di sicurezza.
L’applicazione del decreto Caivano
Questo caso segna un’importante applicazione del “decreto Caivano” a Salerno. Per la prima volta, i 23enni sono stati denunciati per violazione dell’articolo 421 bis del codice penale, che riguarda comportamenti pericolosi, come le ‘stese’, ovvero spari in strada a livello degli uomini, e il porto illegale di esplosivi da persone travisate. Il decreto, dedicato a contrastare la criminalità , evidenzia la necessità di misure tempestive e severe in situazioni di questo tipo. Si tratta di un approccio legislativo in risposta all’aumento di atti violenti e minacce alle istituzioni.
La situazione dei due giovani
Per quanto riguarda i presunti responsabili, emerge che entrambi non hanno precedenti penali significativi. Solo uno dei due era stato in passato soggetto a Daspo, una misura di prevenzione applicata nel contesto di atti violenti, che ha già scontato. Questo elemento potrebbe suggerire che, sebbene si tratti di giovani comuni, le loro azioni si discostano radicalmente dall’ordinario, sollevando domande su un possibile fattore scatenante cui le indagini stanno attualmente cercando risposte.
Indagini e movente
Le indagini per scoprire il movente di questo gesto inspiegabile sono già in atto e vengono condotte in collaborazione con la Procura di Salerno. Gli agenti stanno esaminando ogni dettaglio, interrogando testimoni e raccogliendo eventuali filmati di sorveglianza per comprendere meglio il contesto di quanto accaduto. La questione è complessa e richiede un’analisi approfondita, considerando che quanto successo non appare naturale né giustificato.
Il fatto di non avere natura terroristica o sportiva, come specificato dal questore, potrebbe suggerire una dimensione più personale o giovanile, piuttosto che un’azione coordinata da un gruppo organizzato. L’attenzione delle forze di polizia rimane alta, con l’obiettivo di prevenire futuri episodi e garantire la sicurezza dei cittadini.