La morte di Eddine Bader Essefi, 19enne deceduto il 25 aprile all’ospedale maggiore di Bologna dopo una caduta in strada, ha messo in moto un’inchiesta che mira a chiarire la dinamica dell’accaduto. Le autorità hanno coinvolto due giovani che sarebbero entrati in contatto con la vittima quella stessa sera, per accertare i fatti con la massima trasparenza.
Indagini della procura e notifiche agli indagati
La procura di Bologna ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale e ha iscritto due persone nel registro degli indagati. Il pm Andrea De Feis ha conferito l’incarico per l’autopsia, che si terrà martedì mattina affidata a un medico legale. I due giovani coinvolti saranno formalmente avvisati entro quella data, in modo che i loro avvocati possano designare consulenti tecnici di parte.
Tale procedura garantisce un equo svolgimento delle indagini e permette di rilevare con precisione le cause della morte di Eddine. Nel frattempo, i carabinieri del nucleo investigativo continuano a raccogliere elementi sulla dinamica dell’episodio nella zona di via Buozzi tra via Colombi, dove il giovane è caduto. Le verifiche riguardano ogni aspetto utile a ricostruire le ultime ore di Eddine, cercando di ripercorrere quanto avvenuto quella sera.
Testimonianze e ricostruzione della notte del 25 aprile
Le informazioni raccolte finora indicano che Eddine avrebbe urtato accidentalmente un altro ragazzo durante una passeggiata, causando una reazione violenta. Secondo alcuni testimoni, tra cui la fidanzata della vittima che era presente al momento, il giovane sarebbe stato aggredito da due ragazzi più grandi, con cui probabilmente aveva qualche conoscenza.
L’aggressione avrebbe portato alla caduta fatale, ma molti dettagli restano da chiarire. Intorno alle 22 di quel giorno, infatti, in strada erano presenti diversi giovani e i carabinieri si stanno impegnando a sentire quante più persone possibile per ottenere descrizioni chiare e precise. L’obiettivo è confermare le versioni e stabilire il contesto reale dell’episodio, così da accertare responsabilità e modalità.
Ruolo delle forze dell’ordine e prossime fasi dell’inchiesta
I carabinieri del nucleo investigativo continuano a muoversi in modo capillare per acquisire testimonianze e verificare indizi sul luogo della caduta e nei dintorni. Le ricerche mirano a individuare eventuali testimoni che abbiano visto o sentito qualcosa utile a ricostruire la violenza subita da Eddine.
Il fascicolo aperto dalla procura conta di avvalersi degli accertamenti autoptici per definire i fattori che hanno prodotto il decesso e confermare l’ipotesi di omicidio preterintenzionale. Con l’ufficializzazione degli indagati e la nomina dei consulenti di parte, la fase successiva prevederà approfondimenti tecnici e probatori per stabilire se vi siano stati interventi lesivi diretti.
L’inchiesta resta aperta e ogni momento potrebbe portare novità a partire dalle prossime settimane. Le istituzioni mantengono alta l’attenzione sulla vicenda, considerata grave soprattutto per l’età della vittima e le circostanze che la riguardano.