Due gravi episodi di violenza tra tifosi in provincia di Latina suscitano indignazione

Due gravi episodi di violenza tra tifosi in provincia di Latina suscitano indignazione

Due episodi di violenza tra tifosi a Latina e Itri sollevano preoccupazioni sulla sicurezza nel calcio, spingendo autorità e club a condannare gli atti e promuovere un dibattito su misure preventive.
Due gravi episodi di violenza Due gravi episodi di violenza
Due gravi episodi di violenza tra tifosi in provincia di Latina suscitano indignazione - Gaeta.it

Recentemente, la provincia di Latina ha registrato due episodi di violenza tra tifosi di calcio che hanno destato preoccupazione e indignazione. Questi fatti, avvenuti nel fine settimana, hanno coinvolto professionisti e appassionati, minacciando la sicurezza e il decorso del mondo sportivo. La reazione da parte di club e autorità locali non è tardata ad arrivare, segnalando un forte rifiuto per questi comportamenti. Risulta sempre più necessario un dibattito su come contrastare tali atti e mantenere l’integrità delle competizioni.

Aggressione a un calciatore del Latina Calcio 1932

Il primo episodio ha avuto luogo venerdì pomeriggio, dopo la partita di serie C tra Latina e Trapani, che ha visto trionfare gli ospiti con un risultato di 2 a 0. In un contesto già teso, il difensore argentino Tamir Berman ha subìto un’aggressione all’uscita dello stadio Francioni. Mentre si trovava a bordo della sua Mercedes Classe A, il calciatore è stato affiancato da un’altra auto da cui sono scesi alcuni uomini. Questi ultimi, una volta avvicinati, hanno infranto il lunotto posteriore e colpito Berman con un pugno. Il club ha espresso immediatamente la sua condanna per tale violenza, manifestando piena solidarietà al calciatore.

La risposta del sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha seguito a ruota, evidenziando la necessità di ripudiare ogni forma di violenza, sottolineando come tali episodi siano estranei ai valori dello sport. La prima cittadina ha inviato i suoi auguri a Berman, incoraggiandolo a superare questa esperienza negativa. Le autorità stanno investigando sull’accaduto per identificare i responsabili e garantire la sicurezza agli sportivi.

Rissa tra tifoserie a Itri

Il secondo evento violento si è verificato sabato pomeriggio allo stadio comunale di Itri, al termine di un incontro tra Asd Briganti e Isola Liri 1925, conclusosi con una vittoria per 1 a 0 dei ciociari. Al fischio finale, le due tifoserie hanno forzato i cancelli, invadendo il campo e ingaggiando una rissa violenta. L’episodio ha coinvolto un gran numero di persone e ha richiesto l’intervento delle forze di polizia, compresi gli agenti del Commissariato di Fondi e i carabinieri locali, per riportare la calma.

Nelle ore immediatamente successive, le forze dell’ordine hanno avviato indagini, analizzando sia le immagini di sorveglianza sia i referti medici delle persone assistite negli ospedali della zona. I partecipanti alla rissa potrebbero affrontare denunce per reati di rissa e l’emissione di provvedimenti come il Daspo.

La società Asd Briganti Itri ha pubblicato un comunicato di condanna, ribadendo il suo impegno per i valori di amicizia e solidarietà. La società ha previsto di attendere le decisioni del giudice sportivo prima di intraprendere ulteriori azioni.

Condanna generale e responsabilità collettiva

Le reazioni rispetto a questi episodi violenti hanno stimolato un dibattito più ampio sul comportamento delle tifoserie. Elena Palazzo, assessore allo Sport della Regione Lazio, ha espresso la sua ferma condanna per gli eventi di Itri. Ha esortato i tifosi a svolgere un ruolo di baluardo nei confronti dei valori sportivi, sottolineando come la violenza non possa trovare spazio in ambito sportivo.

Palazzo ha anche evidenziato gli investimenti che l’amministrazione regionale sta destinando al centro sportivo di Itri, con l’intento di trasformare quel luogo in un ritrovo per gli appassionati di sport. Le sue parole cercano di instaurare un clima di responsabilità, nel quale la comunità sportiva possa operare per la sua valorizzazione e sicurezza.

Questi episodi rimarcano la necessità di una riflessione sulle modalità di gestione delle tifoserie e sull’importanza di mantenere a tutti i costi un ambiente sano e rispettoso. Le istituzioni e i club sportivi stanno prendendo una posizione chiara, e si spera che da queste crisi possano emergere misure preventive e protocolli più efficaci per garantire il rispetto e la sicurezza per tutti gli sportivi e gli appassionati.

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