Nel cuore di Milano, due imprenditori finiscono in manette in seguito a un’indagine condotta dalla Dia che ha rivelato presunte connessioni con un clan di Cosa Nostra. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano su richiesta della Dda ha scosso il mondo imprenditoriale della città.
Coinvolgimento con Cosa Nostra
I due imprenditori, tramite società attive nel settore edilizio a Milano, avrebbero facilitato le attività imprenditoriali riconducibili a Cosa Nostra. Un’accusa grave che mette in luce l’ombra della criminalità organizzata nel tessuto economico della città.
Legami con il sodalizio mafioso dei barcellonesi
Le indagini hanno evidenziato legami specifici con il sodalizio mafioso dei barcellonesi, attivo nella provincia di Messina. Le attività commerciali delle società coinvolte avrebbero favorito indirettamente le attività illecite legate alla criminalità organizzata.
Utilizzo di fondi del Pnrr
Un’altra accusa pesante riguarda l’impiego di fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per ingenti importi. Un uso distorto di risorse destinate al rilancio dell’economia che è finito nelle mani sbagliate.
Blitz e sequestri
L’operazione ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di 5 milioni di euro. Le perquisizioni si sono estese in varie città italiane, dal Nord al Sud, evidenziando la vastità del presunto coinvolgimento delle attività illecite.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2024 da Marco Mintillo