Nella regione Friuli Venezia Giulia, le operazioni per domare due incendi significativi continuano, mentre altri roghi, seppur di minore entità, si aggiungono al già complesso scenario. Gli incendi che hanno preso piede sul monte Cimadors e al Lisert a Monfalcone hanno destato preoccupazione e mobilitato le forze di emergenza locali.
Incendi sul monte Cimadors
Attività di sorveglianza notturna
L’incendio sul monte Cimadors, divampato il 19 agosto a causa di un fulmine, ha già distrutto circa cento ettari di vegetazione e continua a rappresentare una grave minaccia per le abitazioni circostanti. Nella notte tra sabato e domenica, i vigili del fuoco di Udine hanno utilizzato droni per monitorare da vicino i centri abitati di Paliuz e Borgo di Mezzo. Questa sorveglianza è stata fondamentale per garantire che le fiamme non si avvicinassero alle abitazioni, evitando così potenziali evacuazioni o danni alle proprietà.
Al mattino successivo, è previsto il rientro in azione di tre elicotteri, i quali verranno utilizzati nelle operazioni di spegnimento dell’incendio. I vigili del fuoco e la Protezione civile hanno pianificato incontri strategici per ottimizzare le risorse disponibili e garantire una risposta efficace al rogo. Ieri sera, si è tenuto un meeting tra il Corpo Forestale Regionale, la Protezione Civile FVG e il sindaco di Moggio Udinese, focalizzandosi sulla definizione delle prossime azioni da intraprendere.
Richieste di supporto aereo
In aggiunta alle forze locali, è stato richiesto l’intervento di un Canadair. Questo velivolo è stato attivato per supportare le operazioni di spegnimento, dato che la grande estensione e la gravità della situazione richiedono mezzi aerei specializzati. Inoltre, due squadre di volontari del servizio antincendio boschivo sono state inviate nella zona di Campiolo per rifornire un vascone da un torrente. Questo approccio coordinato mira a garantire l’approvvigionamento delle attrezzature necessarie per contenere l’incendio.
Incendio al Lisert a Monfalcone
Origini e propagazione
Il rogo al Lisert di Monfalcone è scoppiato il 31 agosto intorno alle 15:00. La situazione è preoccupante, poiché il fuoco si è diffuso in un’area che era già stata interessata da incendi in passato. La vegetazione, in gran parte disidratata per una prolungata assenza di piogge, ha facilitato la rapida propagazione delle fiamme, rendendo le operazioni di spegnimento ancor più ardue.
Operazioni di bonifica
Nella notte scorsa, i volontari AIB delle squadre comunali di protezione civile di Gradisca d’Isonzo e Duino Aurisina sono stati impiegati per eseguire bonifiche e prevenire ulteriori espansioni del rogo. Le azioni di bonifica sono cruciali per contenere l’area colpita e ridurre il rischio di nuovi focolai. I volontari, spesso i primi ad arrivare sul posto in situazioni critiche, hanno collaborato con il Corpo Forestale Regionale per garantire una risposta tempestiva e organizzata.
Nuovi sviluppi e allerta nella regione
Un nuovo incendio a Cimolais
Questa mattina, la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha segnalato un nuovo incendio a Casera Feron, nel Comune di Cimolais . Questo svilupparsi di eventi mette in evidenza una situazione di emergenza sempre più critica nella regione, richiedendo un coordinamento costante delle risorse e un monitoraggio attento.
Impegno delle istituzioni
Le autorità locali e la Protezione civile stanno lavorando instancabilmente per gestire le emergenze e per informare la popolazione su potenziali rischi. La sinergia tra le diverse istituzioni e il rapido intervento dei volontari mostrano l’impegno collettivo per affrontare le conseguenze degli incendi e proteggere le comunità locali.