A Bologna, Carlotta Palma e Martina Rubini hanno dato vita a un progetto agricolo sostenibile che punta a restituire il giusto valore alla natura. Fondatrici della società Cà dei Ribelli, queste due sorelle non hanno avuto paura di allontanarsi dalle loro precedenti carriere per lanciarsi in questa avventura. Sostenute dalla famiglia e avendo ottenuto fondi attraverso un bando di primo insediamento, nel 2021 è iniziata la loro trasformazione da lavoratrici a imprenditrici agricole. Le due sorelle non si sono limitate a coltivare terreno, ma hanno abbracciato un metodo innovativo che unisce agricoltura e rispetto per l’ambiente.
L’approccio dell’agricoltura vibrazionale energetica
Cà dei Ribelli non è un’azienda agricola tradizionale. Il concetto di Agricoltura Vibrazionale Energetica, introdotto grazie al consulente agronomo Mauro Pizzirani, rappresenta il cuore del progetto. Questo approccio mira a ottimizzare le coltivazioni attraverso metodi naturali e sostenibili, attingendo alle potenzialità delle energie naturali del terreno e delle piante. Le sorelle Palma e Rubini hanno dunque applicato tecniche innovative provenienti dalla geoterapia, un metodo che si basa sull’influenza dell’ambiente sulla salute delle colture.
La geoterapia è stata studiata e applicata rigorosamente in tutta l’azienda, dando vita a un ecosistema energetico favorevole per le piante. Nonostante molte colture siano ancora in fase di sviluppo, i risultati finora ottenuti sono promettenti. Le due imprenditrici hanno avviato anche sperimentazioni con diverse colture poliennali e arboree, da mirtilli a ciliegi, olivi da olio e piante di lavanda, riuscendo a creare un microclima ottimale per ogni specie.
Il successo della coltivazione di mirtilli
L’elemento di punta di Cà dei Ribelli è senza dubbio l’ettaro dedicato ai mirtilli. Le varietà scelte, tra cui Duke, Megas Blu, Liberty e Aurora, sono state posizionate in vasi per il loro miglior sviluppo. Infatti, il terreno presentava un alto livello di acidità, inadeguato per una coltivazione diretta in campo. I risultati di questo metodo sono stati più che soddisfacenti, con i mirtilli che hanno già mostrato una crescita superiore alle aspettative.
Nel secondo anno d’impianto, le piante hanno raggiunto produzioni ben oltre il doppio di quanto previsto, con frutti di dimensioni eccezionali, sorprendendo i rivenditori con mirtilli di classe Jumbo. L’approccio risoluto alle cure delle piante ha comportato solo due trattamenti cautelativi a base di rame, dimostrando così l’efficacia del metodo impiegato. I risultati hanno indicato chiaramente che l’integrazione di geoterapia e agricoltura vibrazionale produce effetti tangibili e benefici.
Innovazioni e sperimentazioni per il futuro
La visione a lungo termine delle sorelle Palma e Rubini si fonda anche sull’aspetto sperimentale dell’agricoltura. Ogni varietà di mirtillo ha beneficiato di prove condotte con diverse formulazioni di geoterapia, che hanno permesso di determinare le tecnologie più adatte ad ogni singolo tipo di pianta. Questa continua ricerca di soluzioni innovative è uno dei cardini della loro strategia aziendale.
Il progetto Cà dei Ribelli non solo rappresenta una nuova frontiera per l’agricoltura locale, cercando di ottimizzare le risorse e rispettare l’ambiente, ma segna anche un’opportunità per chi desidera un’alimentazione sana e sostenibile. Guardando al futuro, le due imprenditrici restano aperte a nuove collaborazioni e alla condivisione delle loro esperienze, nel tentativo di ispirare una generazione di agricoltori consapevoli e attenti all’ecosistema.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Donatella Ercolano