Da Sauris di Sopra arriva un recupero importante per il patrimonio artistico locale. I carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Udine hanno restituito due statue lignee policrome seicentesche alla chiesa di San Lorenzo, dopo che erano state rubate quasi 60 anni fa. Questi pezzi dell’arte sacra erano spariti nel 1969 e solo nel 2023 è stato possibile ritrovarli grazie a un’indagine che ha coinvolto anche forze di polizia estere.
Le statue rubate dalla chiesa di san lorenzo e la loro origine artistica
Le due statue rappresentano san Domenico e santa Teresa e appartengono a una serie di sculture che decoravano un polittico ligneo presente nell’altare della chiesa. La loro origine risale al XVII secolo e sono opera della bottega dei Comuzzi, una famiglia di scultori e intagliatori originari di Gemona. I Comuzzi erano noti soprattutto per i loro lavori di altaristi nella regione Friuli Venezia Giulia e nel Cadore, dove lasciarono opere complesse e dettagliate. Questi manufatti erano quindi parte di un patrimonio culturale legato a una tradizione artistica locale, con un valore non solo estetico ma anche religioso e storico. La chiesa di San Lorenzo esprime così un legame profondo con il territorio e con una produzione artistica che trova radici nella cultura friulana del Seicento.
L’indagine dei carabinieri e la collaborazione internazionale
Il recupero delle statue è stato possibile grazie al lavoro svolto dal nucleo per la tutela del patrimonio culturale dei carabinieri di Udine. Le ricerche si sono concentrate su piattaforme online, dove spesso finiscono opere d’arte trafugate. Nell’ottobre 2023, a seguito di controlli e segnalazioni, i carabinieri hanno individuato le due statue su un sito austriaco, collocate in vendita senza riferimenti precisi alla loro provenienza. Questo ha richiesto una collaborazione con le autorità di polizia estere per confermare l’identità degli oggetti e procedere con il sequestro. L’intervento congiunto è stato un esempio di come la cooperazione internazionale possa essere decisiva nel contrastare il traffico illecito di beni culturali, spesso disperso in mercati secondari e difficili da monitorare.
Il valore simbolico e il ritorno alla comunità
Le statue hanno un valore economico stimato intorno a mille euro, cifra che però non riflette il loro valore reale per la comunità di Sauris di Sopra e per la chiesa di San Lorenzo. Questi oggetti rappresentano tradizioni religiose e culturali profonde, sono testimonianze materiali di secoli di storia locale. La restituzione ha un significato importante anche perché restituisce alla collettività un patrimonio spirituale, oltre che storico. Le due opere sono state consegnate al parroco di Sant’Osvaldo Re e Martire, incaricato di preservarli e farli tornare visibili ai fedeli. Lo scopo è quello di mantenere vivi i legami con la storia e di ridare dignità ai simboli della devozione locale rubati decenni fa.