La costa emiliana, che si estende da Comacchio a Cattolica, sta per subire un intervento significativo volto a proteggere il suo litorale. Un progetto elaborato dalle cooperative degli operatori balneari in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e i comuni costieri mira a realizzare una grande duna di sabbia. Questo lavoro rappresenta uno sforzo collettivo volto a offrire una salvaguardia efficace per le strutture balneari e gli elementi naturali circostanti.
La duna di sabbia: un’opera di difesa dal cambiamento climatico
La creazione della duna di sabbia, che si estenderà per un totale di 45 chilometri, è un investimento di circa 2 milioni di euro. I lavori di erigimento stanno per iniziare e si prevede che dureranno oltre un mese. Quest’anno, i lavori sono iniziati in anticipo rispetto al passato, motivati dai timori legati all’erosione costiera e ai cambiamenti climatici. La duna servirà non solo a proteggere le spiagge, ma anche i lungomare, gli hotel, i pubblici esercizi e le abitazioni che si affacciano sul mare.
Secondo Legacoop Romagna, questo intervento è un modo per contrastare l’erosione, una problematica crescente nella nostra epoca. Ogni anno, la duna viene realizzata per garantire che le spiagge rimangano fruibili e sicure, proteggendo anche una parte considerevole dell’economia del turismo. La duna di sabbia non è soltanto una barriera fisica, ma anche un simbolo della resilienza della comunità nei confronti delle sfide ambientali.
Collaborazione fra pubblico e privato: una strategia vincente
La duna invernale, sottolinea Patrizi, responsabile del settore balneazione di Legacoop Emilia-Romagna, è un chiaro esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato possa portare a risultati tangibili. Tuttavia, tale collaborazione è messa a rischio dalle recenti normative sulle concessioni demaniali, che creano incertezze per i lavoratori e le cooperative che dipendono dalle attività balneari. La legge attuale non fornisce le garanzie necessarie per la sostenibilità delle imprese locali, minando le basi su cui si poggia l’economia costiera.
La protezione della costa è essenziale per preservare non solo gli stabilimenti balneari, ma anche per garantire la sicurezza e il benessere delle comunità che vivono e lavorano lungo il litorale. La creazione della duna di sabbia non è solo un gesto simbolico, ma una vera e propria necessità per la tutela del patrimonio naturale e imprenditoriale di queste aree.
Appelli per un impegno costante da parte delle istituzioni
Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna, ha messo in evidenza l’importanza di proseguire con l’impegno già mostrato dalla Regione e dagli enti locali negli ultimi anni. Con le nuove elezioni regionali alle porte, c’è la necessità di una continuità negli investimenti e nella pianificazione delle prossime azioni di ripascimento del litorale. È fondamentale che le autorità competenti non solo finanzino le opere, ma lavorino in sinergia con il governo centrale per garantire un approccio coordinato.
Sollecitare un monitoraggio costante e la progettazione di interventi futuri non è solo un’opzione, ma una necessità per preservare il litorale romagnolo. La comunità locale ha bisogno di guardare al futuro con fiducia, sapendo che saranno messe in atto strategie effettive per affrontare le sfide ambientali e climatiche che ci aspettano.
Il progetto della duna di sabbia, quindi, non è solo una questione di edilizia, ma rappresenta un passo importante verso la salvaguardia di un territorio ricco di storia, cultura e opportunità economiche.
Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Armando Proietti