È morta la leggenda del cinema Marshall Brickman, autore di "Io e Annie"

È morta la leggenda del cinema Marshall Brickman, autore di “Io e Annie”

Marshall Brickman, celebre sceneggiatore e regista statunitense, è scomparso il 29 novembre a Manhattan. È noto per la sua collaborazione con Woody Allen e per l’Oscar vinto con “Io e Annie”.
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È morta la leggenda del cinema Marshall Brickman, autore di "Io e Annie" - Gaeta.it

La morte di Marshall Brickman, sceneggiatore e regista statunitense che ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico, è stata annunciata venerdì 29 novembre a Manhattan. Con una carriera di grande successo, Brickman è ricordato per il suo lavoro con Woody Allen, un sodalizio che ha portato alla nascita di capolavori come “Io e Annie“, per il quale ha vinto un Oscar. La triste notizia è stata condivisa dalla figlia Sophie Brickman attraverso il “New York Times“.

Gli esordi di Marshall Brickman

Marshall Michael Brickman nasce il 25 agosto 1939 a Rio de Janeiro, in Brasile. La sua infanzia è segnata dalla fuga dei genitori: il padre, Abram, scappa dalla Polonia a causa delle pressioni naziste, mentre la madre, Pauline, è originaria di New York. Nel 1943, la famiglia si stabilisce a Brooklyn, dove la musica diventa un elemento centrale nella crescita di Marshall. I weekend erano dedicati ai festival folk di Washington Square Park e i suoi genitori lo incoraggiano ad immergersi nel mondo della musica, spingendolo a imparare a suonare diversi strumenti, fra cui banjo, chitarra e mandolino.

Dopo aver completato gli studi alla Brooklyn Technical High School, Brickman si iscrisse all’Università del Wisconsin con l’intento di diventare medico. Tuttavia, un’esperienza come assistente patologo presso il Wisconsin General Hospital lo spinge a cambiare rotta e ad dedicarsi alla musica. La sua carriera musicale decolla nel 1960, quando si unisce al gruppo di folk Tarriers, esibendosi come banjoista.

Il salto nel mondo della televisione avviene quando entra a far parte della redazione di “Candid Camera” su CBS. Qui inizia a esercitare il suo talento per la scrittura di battute, collaborando anche con Woody Allen, per il quale crea varie scenette. Successivamente, entra nel team di scrittori del “Tonight Show“, accumulando esperienza e riconoscimenti.

La carriera cinematografica di Brickman

Nel 1971, Brickman intraprende un nuovo percorso, lasciando il “Tonight Show” per lavorare come produttore del “Dick Cavett Show” e sceneggiatore per “The Muppets Show“. È nel 1973 che inizia la sua collaborazione con Woody Allen, segnando l’inizio di una dura amicizia e uno prolifico scambio creativo, come sottolineato dallo stesso Brickman in diverse interviste.

La prima pellicola su cui collaborano insieme è “Il dormiglione“, seguita da “Io e Annie“, che diventa un pezzo fondamentale del cinema. Nato come un racconto sull’età matura di un uomo che affronta una crisi di identità, Brickman ha l’idea di inserire un personaggio, Annie Hall, per dare contrasto a Allen. Questo input apre la strada alla creazione di uno dei ruoli più iconici nel repertorio cinematografico, interpretato da Diane Keaton. Lanciato ad aprile del 1977, il film conquista pubblico e critica, aggiudicandosi quattro premi Oscar, incluso quello per la miglior sceneggiatura originale, condiviso da Allen.

Nonostante il suo disinteresse per le cerimonie di premiazione, Brickman accetta l’Oscar in rappresentanza della collaborazione con Woody Allen, riconoscendo il contributo fondamentale dell’amico e collaboratore. “Metà di questo piccolo pezzo di latta, se non molto di più, appartiene a Woody“, afferma, sottolineando il valore del lavoro di squadra e della creatività condivisa.

Come sceneggiatore, Brickman prosegue la sua carriera collaborando con Allen anche in “Manhattan” e “Misterioso omicidio a Manhattan“. Non si limita però a questi progetti, lavorando anche su film come “Giorni di gloria… giorni d’amore” e “Jersey Boys“, ampliando la sua esperienza nel mondo del cinema.

Direzione e scrittura autonoma

Oltre ai suoi successi come collaboratore, Brickman ha diretto e scritto alcune commedie entrare nel patrimonio culturale del cinema. Tra queste spiccano “Simon“, una storia surreale che vede un professore di psicologia credere di venire dallo spazio, e “Un incurabile romantico“, che affronta le relazioni attraverso la lente umoristica del fantasma di Sigmund Freud, interpretato da Alec Guinness.

Nel 1986 realizza “Gioco mortale – The Manhattan Project“, un thriller che segue un giovane studente alle prese con un progetto scolastico dall’esito esplosivo. Questi lavori mostrano le diverse sfaccettature del suo talento e la sua capacità di mescolare elementi di commedia e dramma in modo unico.

Marshall Brickman rimarrà nella memoria collettiva non solo per i premi e i riconoscimenti ricevuti, ma anche per il profondo impatto che ha avuto sull’arte della sceneggiatura e del cinema. La sua eredità continua a vivere nei suoi film e nel modo in cui questi hanno influenzato generazioni di cineasti e spettatori in tutto il mondo.

Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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