È morto jair da costa, campione del mondo brasiliano e icona dell’inter tra gli anni ’60 e ’70

È morto jair da costa, campione del mondo brasiliano e icona dell’inter tra gli anni ’60 e ’70

Jair da Costa, campione del mondo con il Brasile nel 1962 e protagonista dell’Inter di Milano negli anni ’60, lascia un’eredità di successi nazionali e internazionali grazie al suo dribbling fenomenale.
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È scomparso Jair da Costa, ala destra brasiliana protagonista dell’Inter degli anni '60 e campione del mondo nel 1962, ricordato per il suo dribbling e i numerosi titoli vinti in Italia e in Europa. - Gaeta.it

La scomparsa di jair da costa, noto semplicemente come jair, segna la fine di un’epoca per il calcio mondiale e italiano. Aveva 84 anni e ha lasciato un’eredità importante sia in brasile, sua patria, sia in italia, dove ha calcato i campi per un decennio. La sua carriera è legata soprattutto ai trionfi con l’inter di milano e alla vittoria del mondiale del 1962 con il brasile, anche se senza scendere in campo durante la competizione.

Jair da costa e la vittoria del mondiale 1962 con il brasile

jair fece parte della rosa del brasile campione del mondo nel 1962 in cile. La squadra verdeoro riuscì a confermare il titolo dopo il successo del 1958, grazie a un mix di talento e tenacia. Anche se jair non giocò durante le partite ufficiali del torneo, era considerato un prezioso elemento della squadra, pronto a entrare in campo se necessario. La sua presenza in rosa testimonia la qualità tecnica di cui disponeva, tanto che venne scelto per far parte di un gruppo di fuoriclasse guidato da pelé e garrincha. La vittoria del mondiale rappresenta uno dei momenti più alti della sua carriera, mettendolo nella storia del calcio internazionale come campione del mondo.

Il decennio con l’inter: successi e titoli

Dal 1962 al 1972 jair indossò la maglia nerazzurra diventando protagonista della cosiddetta Grande inter, la squadra allenata da helenio herrera e diretta da angelo moratti. Il suo ruolo di ala destra lo rese famoso per il dribbling rapido e la capacità di mettere in difficoltà le difese avversarie. Con l’inter vinse quattro scudetti consecutivi, dominando il campionato italiano in quegli anni, una impresa che rimane nel ricordo degli appassionati. L’apice fu rappresentato dal successo in due Coppe dei Campioni, la massima competizione europea per club, conquistate nel 1964 e nel 1965, che permisero all’inter di imporsi tra le migliori squadre d’europa.

Oltre alla gloria continentale l’inter di quegli anni portò a casa anche due Coppe intercontinentali, nel 1964 e nel 1965, battendo le migliori formazioni sudamericane. Questi successi elevano ancora di più jair tra i migliori interpreti del calcio di quegli anni. Il club lo ricorda come una figura chiave di quella formazione leggendaria, un giocatore che ha contribuito a scrivere pagine importanti nella storia del calcio italiano.

Jair da costa, un dribbling che ha fatto la differenza

La peculiarità tecnica di jair era il dribbling, spesso definito fenomenale dai sostenitori e dagli esperti. La sua capacità di saltare l’avversario con rapidità e precisione gli garantì il soprannome di ala destra imprendibile. Questo aspetto lo rese uno dei protagonisti più amati dalle tifoserie, non soltanto dell’inter ma anche in brasile. Il modo con cui superava gli avversari, creando occasioni da gol per sé e per i compagni, dimostrò quanto fosse importante per il gioco offensivo della squadra. La sua tecnica fu studiata da chi voleva imparare a fare la differenza su tutto il fronte d’attacco.

Apice e ruolo importante

Anche se il suo apice mondiale è legato al ruolo di riserva durante il mondiale del ’62, sul campo jair mostrò più volte il valore che aveva come atleta. I suoi collegamenti con attaccanti come sandro mazzola all’inter e i compagni di squadra nel brasile ne fecero un elemento insostituibile, sempre pronto a spostare gli equilibri.

L’omaggio dell’inter e il cordoglio nel mondo del calcio

Alla notizia della sua morte l’inter ha espresso vicinanza alla famiglia pubblicando un messaggio che ricorda gli anni gloriosi e i tanti titoli vinti insieme. Il club ha sottolineato l’importanza di jair nella storia della squadra e lo ha definito un simbolo di una delle epoche più vincenti della società milanese. La reazione dei tifosi e degli addetti ai lavori non si è fatta attendere, con numerose testimonianze che hanno rimarcato quanto jair abbia lasciato un segno indelebile.

Oltre al cordoglio italiano, pure in brasile molte testate hanno riportato la notizia con rispetto e riconoscenza verso il campione, simbolo di un calcio che vive nei ricordi dei tifosi. Il mondo del calcio perde un veterano che ha saputo farsi ricordare per anni, tra coppe, palcoscenici internazionali e giocate che ancora oggi rievocano la sua abilità.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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