È morto John 'Paddy' Hemingway, l'ultimo sopravvissuto della Battaglia d'Inghilterra: aveva 105 anni

È morto John ‘Paddy’ Hemingway, l’ultimo sopravvissuto della Battaglia d’Inghilterra: aveva 105 anni

John ‘Paddy’ Hemingway, ultimo pilota sopravvissuto della Battaglia d’Inghilterra, è morto a 105 anni. La sua vita è stata un simbolo di coraggio e determinazione nella lotta contro il nazismo.
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È morto John 'Paddy' Hemingway, l'ultimo sopravvissuto della Battaglia d'Inghilterra: aveva 105 anni - Gaeta.it

John ‘Paddy’ Hemingway, l’ultimo pilota sopravvissuto alla storica Battaglia d’Inghilterra, è deceduto all’età di 105 anni. La Royal Air Force ha comunicato che il decesso è avvenuto lunedì 17 marzo nella sua residenza a Dublino. Hemingway, che era solo ventenne all’epoca dei combattimenti, ha trascorso una vita straordinaria dedicata alla difesa del suo paese, divenendo un simbolo di coraggio e determinazione.

La vita e la carriera di John ‘Paddy’ Hemingway

Hemingway nacque a Dublino nel 1919 e, desideroso di servire il proprio paese, si arruolò nella Royal Air Force nel 1938. Divenuto capitano di squadriglia nel corso della Seconda guerra mondiale, lasciò l’aviazione militare nel 1974, ma la sua memoria è rimasta viva grazie al suo coinvolgimento nella Battaglia d’Inghilterra. Questa campagna aerea, condotta tra luglio e settembre 1940, segnò un punto cruciale nell’esito della guerra contro le forze naziste.

Durante quei mesi drammatici, Hemingway fece parte del gruppo noto come ‘The Few’ , composto da piloti che, nonostante la scarsa inferiorità numerica e le difficoltà, difesero strenuamente il Regno Unito dagli attacchi aerei della Luftwaffe, la forza aerea tedesca. La squadriglia di Hemingway si distinse per le sue capacità, abbattendo quasi novanta aerei nemici in appena undici giorni nel maggio 1940. Il legame tra Hemingway e la sua squadriglia dimostrò il valore della collaborazione e della perseveranza, elementi chiave nella lotta contro l’invasione nazista.

Le esperienze eroiche di un pilota in prima linea

Tra le esperienze più significative di Hemingway vi sono i due lanci con il paracadute, durante i quali si trovò costretto ad abbandonare il suo cacciabombardiere Hurricane. In una di queste situazioni, trovandosi al largo della costa orientale dell’Inghilterra, rientrò tra le fila del suo squadrone, pronto a continuare la battaglia. Nel 1941, per il suo coraggio e il suo contributo in aereo, ricevè la Distinguished Flying Cross, un’onorificenza di grande prestigio.

In un’intervista della BBC nel 2020, Hemingway mostrò una modesta comprensione del suo eroico passato, affermando di sentirsi più fortunato che abile, ricordando che molti degli avversari più abili non sopravvissero, evidenziando così l’elemento della fortuna nel contesto della guerra. Le sue parole rivelano più della semplice umiltà; raccontano di un’epoca di caos e incertezza, dove la vita di un pilota era in costante bilico tra il coraggio e il fato.

Un salvataggio incredibile in Italia

Nel corso della guerra, Hemingway continuò a servire la RAF, partecipando ad operazioni cruciali contro le forze dell’asse. Il suo percorso lo portò in Italia, dove, nel 1945, durante una missione di attacco a una colonna tedesca, venne abbattuto e costretto a un atterraggio d’emergenza. Dopo il suo impatto, vide l’intervento di una famiglia italiana che, con grande rischio, lo nascose e lo protese, mentre lui era in stato di shock. Una bambina di nove anni, Carla Fabbri, giocò un ruolo chiave nel suo salvataggio, accompagnandolo verso le linee angloamericane, camuffato da contadino.

Nel 2023, Hemingway espresse il desiderio di incontrare la giovane che lo aveva aiutato, scoprendo purtroppo che Carla non era più in vita. Tuttavia, nel 2024, ebbe la possibilità di conoscere Lina Volpi, la figlia di Carla, che raccontò di come sua madre avesse sempre parlato delle avventure con il pilota straniero, accogliendolo in un momento di grande bisogno.

Tributi e riconoscimenti per un eroe di guerra

La notizia della scomparsa di John ‘Paddy’ Hemingway ha suscitato un’ondata di tributi pubblici. Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha condiviso il suo dolore, sottolineando l’importanza del coraggio di Hemingway e dei suoi coetanei nel contribuire alla vittoria della Seconda guerra mondiale. Ha descritto Hemingway come un simbolo di coraggio e determinazione, ricordando come la previsione di rischiare la vita sorvolando territori nemici abbia avuto un impatto duraturo sulla libertà di oggi.

Anche il principe William ha voluto rendere omaggio all’eroismo di Hemingway, affermando che la generazione di piloti che ha combattuto per la libertà dell’Occidente non può essere dimenticata. Le sue parole riflettono non solo un riconoscimento del valore di questi eroi, ma anche una chiamata a tutti noi a non dimenticare il loro sacrificio e l’importanza della libertà conquistata.

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