E' un posto incantato che sembra uscire dalle pagine della Divina Commedia: è il cuore della Tuscia Viterbese

E’ un posto incantato che sembra uscire dalle pagine della Divina Commedia: è il cuore della Tuscia Viterbese

Monte Cimino 07.01.25 www.gaeta .it Monte Cimino 07.01.25 www.gaeta .it
Scopriamo Monte Cimino, un posto incantato (www.gaeta.it) fonte IG - @faggeta_vetusta_monte_cimino

Esplorare luoghi che sembrano usciti da un libro delle fiabe è un’esperienza splendida che arricchisce l’anima.

Tra questi, la Faggeta del Monte Cimino emerge per la sua bellezza e la sua storia affascinante, tanto che alcuni studiosi ritengono possa rappresentare la selva oscura descritta da Dante nella sua celebre “Divina Commedia”. Situata a solo un’ora da Roma, questo bosco incantevole offre un’opportunità unica per immergersi nella natura e nella storia.

Perché la Faggeta del Monte Cimino potrebbe essere la selva oscura di Dante?

La Faggeta Vetusta del Monte Cimino è un luogo che evoca mistero e meraviglia. Nelle terzine più famose della “Divina Commedia”, Dante descrive una selva oscura in cui si smarrisce, un ambiente intriso di simbolismo e paure ancestrali. La letteratura e la storia offrono indizi che collegano questo bosco alla descrizione dantesca. Tito Livio, grande scrittore romano, menzionava già nel suo “Ab Urbe Condita” la Selva Ciminia, descrivendola come un ambiente impervio e spaventoso: “A quei tempi la Selva Ciminia era più impervia e spaventosa di quanto siano apparsi, in tempi recenti, i boschi della Germania”. Questo passo suggerisce un’atmosfera di inquietudine e mistero, simile a quella evocata da Dante.

Inoltre, il poeta fiorentino era un grande ammiratore della letteratura romana e potrebbe aver tratto ispirazione proprio da queste descrizioni per delineare la sua odissea nell’aldilà. La Tuscia, terra ricca di storia e leggende, è spesso citata nei suoi scritti, rendendo la connessione tra il Monte Cimino e la selva dantesca ancora più intrigante.

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Selva oscura di Dante, Faggeta di monte Cimino (www.gaeta.it) fonte IG – @faggeta_vetusta_monte_cimino

La Faggeta Vetusta si estende per circa 60 ettari nel cuore della Tuscia Viterbese, in un territorio ricco di biodiversità e fascino. Questa faggeta è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2017, riconoscendo il suo valore ecologico e paesaggistico. Qui si possono avvistare diverse specie animali, tra cui:

  1. Cervi
  2. Caprioli
  3. Cinghiali
  4. Volpi

Il Monte Cimino, con i suoi 1.053 metri di altitudine, è la vetta più alta della catena dei Monti Cimini. La sua storia è affascinante: per secoli, la faggeta è stata utilizzata come area di pascolo per i suini e per la raccolta di foraggio. Solo alla fine del XIX secolo si è compreso il valore ecologico e paesaggistico di questo luogo, avviando così iniziative di tutela e valorizzazione.

Oggi, la Faggeta Vetusta è un luogo amato da escursionisti e fotografi, ideale per chi desidera immergersi nella bellezza della natura. I sentieri che si snodano tra gli alti faggi offrono la possibilità di scoprire angoli incantevoli, dove la luce filtra attraverso le foglie, creando giochi di ombre e colori che cambiano con il passare delle stagioni.

Un viaggio nel cuore della natura

Passeggiando tra i sentieri della Faggeta, è impossibile non rimanere colpiti dalla maestosità degli alberi e delle formazioni rocciose. Tra queste, spicca il famoso sasso “menicante” o “naticarello”, un gigantesco masso che sembra sfidare le leggi della fisica, in equilibrio precario sul terreno. Questo “miracolo della natura”, come lo definiva Plinio il Vecchio, cattura l’immaginazione di chiunque lo osservi. È possibile che questo luogo, così singolare e misterioso, abbia ispirato non solo Dante, ma anche altri autori nel corso dei secoli.

La biodiversità della Faggeta del Monte Cimino è straordinaria. Oltre agli animali già citati, il bosco ospita numerose specie vegetali e fungine, rendendolo un luogo ideale per il birdwatching e la raccolta di funghi.

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La natura di Faggeta di monte Cimino (www.gaeta.it) fonte IG – @faggeta_vetusta_monte_cimino

La Faggeta Vetusta del Monte Cimino è accessibile a tutti e offre diverse opportunità di esplorazione. Le escursioni possono variare da semplici passeggiate adatte a famiglie con bambini a trekking più impegnativi per gli appassionati. I sentieri ben segnalati conducono a punti panoramici che offrono viste mozzafiato sulla campagna circostante e sui monti limitrofi.

Per chi desidera approfondire la conoscenza del luogo, sono disponibili guide esperte che organizzano visite e escursioni tematiche, svelando la storia, la flora e la fauna del bosco. Inoltre, la zona è ricca di altri siti di interesse, come castelli, borghi medievali e antiche abbazie, rendendo la visita alla Faggeta un’opportunità per scoprire le meraviglie della Tuscia.

Un patrimonio da proteggere

La Faggeta Vetusta non è solo un luogo di bellezza, ma anche un patrimonio da proteggere. Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la sostenibilità ha portato a iniziative di conservazione e valorizzazione del territorio. È fondamentale educare i visitatori al rispetto della natura e alle buone pratiche per preservare questo ecosistema fragile e prezioso.

La Faggeta del Monte Cimino rappresenta un angolo di paradiso a un passo da Roma, un luogo dove storia, natura e magia si intrecciano. Che si tratti di un’escursione, di una passeggiata tranquilla o di un momento di riflessione, questo bosco incantevole offre a ciascuno la possibilità di vivere un’esperienza unica, ricordando che, come diceva Dante, la vera bellezza si trova spesso nei luoghi più inaspettati.

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