Questo borgo vicino Roma ha conquistato, negli anni, alcuni tra i cineasti più importanti del mondo
È incredibile quanto i paesi abbandonati riescano a sedurre i visitatori con il loro alone di fascino e mistero. Questi luoghi, spesso intrisi di storia e di storie, hanno ispirato artisti e cineasti di ogni epoca. L’atmosfera che si respira in questo borgo è davvero unica. Passeggiando tra le sue stradine, i visitatori possono percepire il legame profondo con la storia. Ogni angolo racconta una storia, ogni pietra sembra avere qualcosa da dire.
Lungo le vie, si possono incontrare artigiani locali che continuano a lavorare l’arte della ceramica e della lavorazione del legno, mantenendo vive tradizioni secolari. Gli amanti della fotografia possono sbizzarrirsi, catturando panorami che spaziano dalle rovine storiche ai corsi d’acqua che scorrono tra la vegetazione lussureggiante.
Un borgo che trasuda cinema dalle sue mura
In questo contesto, l’Antica Monterano (o Monterano Vecchia) si staglia come una delle gemme più affascinanti del Lazio, capace di attrarre non solo turisti, ma anche attori e registi. Con un curriculum cinematografico di tutto rispetto, Monterano ha visto girare scene di film iconici, tra cui il kolossal “Ben Hur”, “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini e la trilogia di Mario Monicelli, comprendente “Brancaleone alle crociate”, “Il marchese del Grillo” e “Speriamo che sia femmina”. Oggi, il nuovo borgo, Canale Monterano, custodisce la memoria del passato, mentre si propone come una meta ideale per una gita fuori porta, a pochi chilometri dalla Capitale.
Canale Monterano si trova nella splendida area della Tuscia romana. Amministrativamente parte della Città metropolitana di Roma, il borgo è situato al confine con la provincia di Viterbo, a un’altitudine di 378 metri sul livello del mare. L’antica Monterano, invece, giace a 285 metri e racchiude in sé un patrimonio architettonico di inestimabile valore. Qui, il genio di Gian Lorenzo Bernini ha lasciato un’impronta indelebile, con monumenti barocchi che incantano i visitatori.
Monterano fu definitivamente abbandonata nel 1799, a causa delle devastazioni provocate dall’esercito francese. I superstiti si trasferirono nella vicina Canale Monterano, che oggi è il comune capoluogo e un centro vivo, ricco di storia e cultura.
Nei pressi di Monterano, è imperdibile visitare le Terme di Stigliano, un luogo di benessere che affonda le radici nell’antichità. Già note agli Etruschi, queste acque termali furono apprezzate dai Romani per le loro proprietà curative. Le acque, di tipo salso-iodico-sulfureo, presentano temperature che variano dai 36°C ai 58°C e sono circondate da un parco termale che include anche un hotel a quattro stelle, immerso nel verde.
Un’altra tappa affascinante è l’Eremo di Montevirginio, un convento rinascimentale costruito dai Padri Carmelitani Scalzi. Questo luogo incantevole è immerso nella natura e ospita un vasto chiostro con un giardino e una grande vasca centrale. Oggi, l’eremo è un importante centro di accoglienza per gruppi in ritiro spirituale, un luogo dove la tranquillità e la riflessione trovano spazio in un contesto di bellezza naturale.
Per chi decide di visitare Canale Monterano con mezzi propri, il percorso è piuttosto semplice. Si può seguire la SS1 Via Aurelia fino a Palidoro, da qui prendere la SP493 in direzione del Lago di Bracciano e continuare fino a destinazione. La strada è panoramica e offre scorci suggestivi sulla campagna laziale.
Per chi preferisce i mezzi pubblici, è possibile prendere un autobus delle linee locali COTRAL da Cassia/Silla, facilmente raggiungibile dal centro di Roma con la linea 223, in direzione Allumiere. Il viaggio dura circa un’ora e mezza.