A due passi da Roma, immersa nel verde collinare del Basso Lazio, si nasconde una gemma poco conosciuta ma di straordinaria bellezza.
Questa antica città termale, famosa per le sue mura ciclopiche, offre un viaggio attraverso la storia e la cultura, catturando l’attenzione di chiunque scelga di esplorare le sue strade e i suoi luoghi storici. Fondata, secondo la leggenda, dal dio Saturno dopo la sua cacciata dall’Olimpo, Ferentino è una delle destinazioni più affascinanti della provincia di Frosinone, a circa un’ora di macchina dalla capitale italiana.
Le mura ciclopiche: simbolo di ingegno antico
La storia di Ferentino inizia ben prima della fondazione di Roma, risalendo all’XI-X secolo a.C. Le possenti mura ciclopiche, costruite nel VI secolo a.C., sono il simbolo della città, con i loro 2500 metri di lunghezza e i 12 varchi monumentali. Queste mura sono una testimonianza tangibile dell’ingegno e della maestria degli antichi costruttori e rappresentano una delle maggiori attrazioni per i visitatori. Ferentino, conosciuta nell’antichità come Ferentinum, divenne rapidamente un alleato di Roma nel IV secolo a.C., e il suo sviluppo fu ulteriormente favorito dalla costruzione di terme romane che oggi convivono con un moderno complesso termale.
Con l’avvento del Cristianesimo, Ferentino acquisì ulteriore importanza, testimoniata dalla presenza del monastero di Sant’Antonio Abate, che custodisce il cuore di Papa Celestino V. Questo papa è una figura storica di rilievo, soprattutto per la sua decisione di abdicare al soglio pontificio, un evento raro nella storia della Chiesa. Per circa 350 anni, Ferentino fu anche capoluogo di provincia, un retaggio dell’influenza di Papa Innocenzo III, originario di Gavignano, non lontano da qui.
La città vanta una serie di edifici storici e monumenti che meritano una visita attenta. La concattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, costruita nel XII secolo sull’Acropoli, è un esempio di architettura romanica con influenze barocche all’interno. Accanto, la chiesa abbaziale di Santa Maria Maggiore rappresenta un modello stilistico per altre abbazie della regione, come Fossanova e Casamari, con le sue caratteristiche gotiche e l’uso della luce come elemento decorativo.
Non lontano dalla città, il lago di Canterno offre un rifugio naturale per chi cerca pace e tranquillità. Questo lago è parte di una riserva naturale che si estende per quasi 2000 ettari, un’oasi di biodiversità e bellezza naturale. Le sue acque, soggette a variazioni di livello, creano isolette temporanee che arricchiscono il paesaggio, mentre l’Albero della pace sulla sponda ovest è un simbolo di armonia e serenità. Lungo le rive del lago, pochi ma accoglienti ristoranti offrono specialità locali sia di terra che di lago, permettendo ai visitatori di assaporare i sapori autentici del Lazio.
Un viaggio attraverso epoche storiche
Il viaggio verso Ferentino è un’esperienza che attraversa non solo luoghi fisici ma anche epoche storiche. Partendo da Arsoli, definita la “Parigi del Lazio” per il suo legame con gli artisti, si può percorrere la SR411, che offre panorami mozzafiato e un percorso ricco di tappe interessanti. Attraversando località come Marano Equo, Agosta e Subiaco, e passando per la famosa Fiuggi, il viaggio culmina a Ferentino, dove la storia antica e la bellezza naturale si fondono in un’unica, irresistibile destinazione.
Ferentino è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, un angolo d’Italia che conserva intatte le sue tradizioni e il suo fascino antico. Per chi è alla ricerca di una destinazione fuori dai circuiti turistici più battuti, questa città rappresenta una scoperta emozionante, un viaggio nel cuore di una delle regioni più affascinanti della penisola.