02Se siete a Roma, non potete non visitarlo. Qui sentirete l’essenza della Capitale e potrete trovare tante cose interessanti
Un vero e proprio scrigno di tesori. Tra le bancarelle, si possono trovare abbigliamenti di ogni tipo, oggetti vintage, pezzi d’antiquariato, libri, dischi, elettrodomestici di seconda mano, giocattoli, biciclette, francobolli e monete. La varietà è tale che a Roma si dice scherzosamente che qui “puoi trovare di tutto, dalla pillola al Jumbo Jet”. Queste parole riassumono perfettamente l’essenza del mercato, dove ogni visitatore può imbattersi in oggetti unici e curiosità che non si trovano nei negozi tradizionali.
I venditori sono una parte fondamentale dell’atmosfera del mercato. Si può incontrare una vasta gamma di persone, da appassionati collezionisti a semplici curiosi, ma anche immigrati che hanno trovato un’opportunità di lavoro in questo vivace contesto. Alcuni di loro vendono oggetti per conto di proprietari italiani, mentre altri offrono prodotti della loro cultura d’origine, contribuendo così alla diversità di questo luogo.
Vi ritroverete immersi in un’atmosfera vivace e caotica, tipica della vecchia Roma. Il mercato è un palcoscenico di umanità, dove si possono ascoltare lingue diverse e incontrare persone da ogni parte del mondo. Le urla dei venditori che cercano di attirare l’attenzione dei passanti si mescolano al rumore della folla, creando un mix di suoni che rende l’esperienza ancora più affascinante.
Un luogo iconico a Roma
Situato nel cuore di Roma, Porta Portese è un simbolo vivente della città, un luogo dove si intrecciano storie, culture e tradizioni. Ogni domenica, le bancarelle di questo storico mercato dell’usato si animano, richiamando non solo i romani ma anche turisti da tutto il mondo. Conosciuto come il più grande e famoso mercato delle pulci della capitale, Porta Portese è il punto di riferimento per cacciatori di affari e amanti del vintage, pronti a scoprire tesori nascosti tra le migliaia di oggetti in vendita.
Porta Portese deve il suo nome alla porta omonima, costruita nel 1644 come parte delle fortificazioni della città. Questa porta era stata progettata per sostituire la preesistente Porta Portuensis, che era diventata obsoleta. Nel corso degli anni, il mercato ha preso piede e si è sviluppato in un’area che oggi si estende per ben due chilometri, tra via Portuense e viale Trastevere. Inizialmente, il mercato era un luogo di scambio per prodotti alimentari e artigianali, ma con il tempo si è trasformato in un vero e proprio bazar dell’usato, dove si può trovare di tutto, dai mobili antichi agli abiti vintage.
Il mercato di Porta Portese apre ogni domenica alle 6 di mattina e chiude alle 14. I frequentatori abituali consigliano di arrivare presto, poiché i migliori affari si possono fare all’orario di apertura. In questo momento, i venditori espongono i loro pezzi più pregiati e i collezionisti più accaniti non vogliono perdere l’occasione di accaparrarsi oggetti rari. D’altro canto, anche l’orario di chiusura può rivelarsi vantaggioso, poiché molti venditori sono disposti a negoziare e a offrire sconti sugli oggetti rimasti invenduti.
Tuttavia, è importante fare attenzione, soprattutto durante le ore di punta, quando la folla aumenta. Roma, come molte altre grandi città, ha la sua dose di borseggiatori e malintenzionati. Pertanto, è consigliabile tenere d’occhio i propri effetti personali e muoversi con cautela tra le affollate bancarelle.
Inoltre, Porta Portese è un ottimo punto di partenza per esplorare il quartiere di Trastevere, famoso per le sue stradine acciottolate, le piazzette vivaci e i ristoranti tipici. Dopo aver fatto affari al mercato, i visitatori possono concedersi una passeggiata nel quartiere e assaporare la cucina romana in una delle tante trattorie locali.
Il mercato di Porta Portese non è solo un luogo di scambio commerciale, ma ha anche una forte presenza nella cultura popolare. È stato immortalato in canzoni, film e racconti, diventando un simbolo della vita quotidiana romana. Claudio Baglioni, uno dei cantautori più amati d’Italia, ha dedicato una famosa canzone a questo mercato, evocando l’immagine di giovani e adulti che si ritrovano qui ogni domenica per cercare occasioni e passare del tempo insieme.