Eccellenza Contadina: La celebrazione dei prodotti tipici e le radici della tradizione

La manifestazione dedicata ai contadini chef celebra la tradizione agricola italiana, evidenziando l’importanza del legame con la terra e l’innovazione nella valorizzazione dei prodotti locali.
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Eccellenza Contadina: La celebrazione dei prodotti tipici e le radici della tradizione - Gaeta.it

In un contesto sempre più attento alle origini e alla qualità dei prodotti alimentari, la recente manifestazione dedicata ai contadini chef ha messo in luce l’importanza della tradizione agricola italiana. Tra innovazione e rispetto per la natura, il lavoro dei contadini non è solo una professione, ma una passione che si tramanda di generazione in generazione. Due figure di spicco, Berardino Lombardo e Peppe Zullo, hanno portato il loro messaggio e le loro esperienze sul green carpet, sottolineando come il legame con la terra sia essenziale per la loro vita e la loro arte culinaria.

Il legame con la terra: la storia di Berardino Lombardo e Peppe Zullo

Conversando con il pubblico, Berardino Lombardo ha condiviso la sua storia, affermando che la sua vocazione è stata influenzata dalla tradizione familiare. “Mio nonno era contadino, così come mio padre. Io ho cercato di deviare, ma le radici sono radici,” ha dichiarato Lombardo, che a Conca della Campania gestisce un’azienda agricola di 25-30 ettari. La sua attività agricola si è evoluta in un agriturismo, dove propone una cucina semplice, povera, e soprattutto stagionale, realizzata con i prodotti della sua terra. Lombardo descrive il suo lavoro come un’arte che richiede una profonda conoscenza del prodotto e delle tecniche di coltivazione.

Dal canto suo, Peppe Zullo, originario di Orsara di Puglia, ha evidenziato l’importanza dell’ “agrichef“, una figura professionale che unisce le competenze del contadino e dello chef. “Un contadino che sa anche cucinare è il massimo,” ha aggiunto Zullo, sottolineando come questa skill abbia contribuito alla valorizzazione dei prodotti locali in un contesto gastronomico sempre più apprezzato.

Un evento che celebra le eccellenze locali e l’importanza della biodiversità

La manifestazione ha visto la partecipazione di illustri ospiti, tra cui il maestro Peppe Vessicchio, che ha parlato del suo progetto “Orti della Musica“. Questo innovativo spazio, dove la musica accompagna la crescita delle piante, ha dimostrato come diversi ambiti creativi possano intersecarsi per promuovere il benessere e la biodiversità. Tra gli altri intervenuti sono stati presenti figure di spicco come Oscar Farinetti e il padre Enzo Fortunato, responsabile della comunicazione della Santa Sede, evidenziando l’interesse e il supporto che questi progetti ricevono da diversi settori.

I premiati dell’evento hanno rappresentato un caleidoscopio di professionalità e dedizione verso la terra. I riconoscimenti sono andati a Mario Angrisani, Gaetano Romano, Bruno Sodano e molti altri, ciascuno portatore di una storia e di un impegno straordinario nella salvaguardia delle tradizioni agro-alimentari. Un ulteriore segnale di quanto sia vitale la sinergia tra produttori locali, chef e consumatori è rappresentato dai presidi Slow Food, che riconoscono e tutelano sotto pressione certi prodotti tipici, contribuendo alla loro diffusione e valorizzazione.

Il progetto PESTARE e l’arte della degustazione

L’evento ha avuto anche un aspetto educativo attraverso il progetto PESTARE, dedicato alla valorizzazione delle varietà tipiche locali, come il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP. Al termine della manifestazione, è stato organizzato un laboratorio del gusto condotto da Fofò Ferriere, dove gli chef hanno esplorato cinque varietà di pomodori attraverso piatti realizzati con ingredienti freschi. I partecipanti hanno potuto assaporare piatti tipici, tra cui pasta di Gragnano con Pomodorino del Piennolo e altre prelibatezze a base di ortaggi e legumi locali.

Nel pomeriggio, l’attenzione si è spostata sul vino toscano, con una narrazione guidata che ha accompagnato la degustazione di cinque vini provenienti da diverse aree della Toscana, grazie alla collaborazione con Vetrina Toscana e la Federazione delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana. Questo approccio ha messo in risalto l’interazione tra cibo e vino, una combinazione fondamentale nella gastronomia italiana, avvicinando i partecipanti alla ricca cultura enogastronomica della regione.

Il successo di questo evento dimostra quanto sia vitale la valorizzazione delle filiere produttive locali e l’impegno di contadini e chef nel preservare e rafforzare la cultura agro-alimentare italiana, per il bene della comunità e del territorio. La passione e la dedizione di figure come Lombardo e Zullo rappresentano il futuro di un settore in continua evoluzione, radicato nei valori della tradizione.

Ultimo aggiornamento il 27 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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