I bambini italiani di età compresa tra 5 e 11 anni vivono un periodo di crescente preoccupazione riguardo al futuro del Pianeta. Secondo uno studio recentemente presentato, un numero elevato di questi bambini soffre di ecoansia, esprimendo timori legati ai cambiamenti climatici e all’ambiente. L’indagine, realizzata da Sanpellegrino in collaborazione con ScuolAttiva Onlus e l’Università di Pavia, pone l’accento su risultati sorprendenti e significativi.
La percezione dell’ecoansia tra i bambini
I risultati del sondaggio mostrano che il 95% dei bambini intervistati è preoccupato per la situazione ambientale attuale. Tra questi, il 40% ha sperimentato sogni inquietanti legati al cambiamento climatico, che hanno influito sulle loro abitudini di sonno e alimentazione. Questo dato evidenzia l’impatto emotivo che le questioni ambientali hanno già sulle giovani generazioni. Nonostante questa ecoansia, la maggioranza dei bambini si sente responsabile e crede che il proprio contributo possa portare a un cambiamento significativo.
Lo studio, intitolato “Ecoansia e nuove generazioni”, è stato illustrato nel corso di un evento al Senato della Repubblica, alla presenza di diverse figure politiche e accademiche. Questo aspetto del fenomeno è stato sottolineato dagli esponenti presenti, come la Senatrice Simona Malpezzi, che ha evidenziato il significato e la rilevanza di affrontare temi così delicati sin dalla giovane età.
Un progetto educativo dedicato al futuro sostenibile
L’iniziativa di ricerca si inserisce all’interno del progetto educativo “A Scuola di Acqua: sete di futuro”, avviato nove anni fa dalla partnership tra Sanpellegrino e ScuolAttiva Onlus. L’obiettivo principale di questo progetto è sensibilizzare i bambini ai temi fondamentali dell’idratazione e della sostenibilità ambientale. L’evento di oggi ha dato un importante risalto ai risultati emersi dallo studio, permettendo un confronto tra esperti e partecipanti.
I relatori hanno evidenziato che la comunicazione sulle problematiche climatiche e ambientali influisce direttamente sull’ansia percepita dai più giovani. Si avverte l’urgenza di una maggiore responsabilizzazione dei bambini, attraverso strategie educative mirate. La proposta avanzata durante il convegno prevede l’adozione di un modello educativo innovativo, destinato a fornire ai bambini gli strumenti per affrontare le loro preoccupazioni in modo costruttivo.
Il ruolo delle istituzioni e la sperimentazione nelle scuole
Il programma presentato prevede una fase di sperimentazione nelle scuole primarie di San Giorgio in Bosco e Cepina Valdisotto , aree in cui Sanpellegrino è attivamente presente. Durante la manifestazione, è stato ribadito il ruolo fondamentale delle istituzioni nell’implementare tali iniziative didattiche. La Senatrice Malpezzi ha illustrato la necessità di integrare questi temi nel curriculum scolastico, sottolineando quanto sia importante riconoscere e affrontare l’ecoansia per il benessere emotivo dei bambini.
Fabiana Marchini, del Gruppo Sanpellegrino, ha espresso il suo rallegramento per il dibattito parlamentare su questo fenomeno e ha evidenziato il valore delle scuole come luoghi per stimolare una consapevolezza ambientale senza generare panico. A suo dire, il modello educativo presentato è una leva significativa per formare le giovani generazioni, educandole a comportamenti più sostenibili per il futuro del Pianeta.
Prospettive psicologiche e l’approccio all’ecoansia
I professori dell’Università di Pavia coinvolti nella ricerca hanno rimarcato l’importanza della consapevolezza sviluppata tra i più piccoli. Secondo la professoressa Serena Barello, i dati raccolti parlano di bambini che non solo si sentono spaventati ma anche motivati a essere parte della soluzione. Questo spirito di attivismo può diventare uno strumento prezioso, trasformando l’ecoansia in un impegno attivo per il cambiamento.
Il professor Livio Provenzi ha ulteriormente precisato che è indispensabile ridefinire approcci educativi orientati a fornire sostegno emotivo e pratiche concrete. La collaborazione tra scuole e famiglie dovrebbe rafforzare il senso di controllo nei bambini, equipaggiandoli con le competenze necessarie per affrontare le sfide ambientali.
Iniziative per trasformare l’ecoansia in azione
ScuolAttiva Onlus, da oltre vent’anni, è impegnata a sviluppare strumenti per un’educazione costruttiva. Questo studio segna un’importante tappa nel percorso verso la sensibilizzazione sulla crisi climatica nelle scuole. L’adozione di metodi interattivi, come il laboratorio con la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, offre ai bambini un’opportunità unica di esplorare le proprie emozioni e preoccupazioni in modo ludico e creativo.
Queste iniziative si propongono di cambiare la narrativa attorno all’ecoansia, offrendo a ogni bambino l’opportunità di trasformare le proprie paure in soluzioni pratiche. Il progetto rappresenta un passo significativo verso una nuova generazione di giovani consapevoli e attivi nella salvaguardia del Pianeta.