Economia del Friuli Venezia Giulia: crescita solida e prospettive positive fino al 2025

Economia del Friuli Venezia Giulia: crescita solida e prospettive positive fino al 2025

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Economia del Friuli Venezia Giulia: crescita solida e prospettive positive fino al 2025 - Gaeta.it

L’economia del Friuli Venezia Giulia si dimostra resiliente, con tassi di crescita superiori alla media nazionale e a quella europea. Secondo uno studio aggiornato dell’ufficio studi di Confindustria Udine, il Prodotto Interno Lordo della regione è previsto in crescita, insieme a consumi, investimenti ed esportazioni. Questo articolo esplorerà i dati economici del FVG, le sue componenti principali e le previsioni per i prossimi anni.

Tassi di crescita del Pil e scenario economico

L’economia friulana mostra segnali di ripresa e solidità. Nel 2023, il Pil della regione è atteso crescere dello 0,9% rispetto all’anno precedente, con una pianificazione di ulteriori incrementi dell’0,8% per il 2025. Attualmente, rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019, si stima un aumento del 5,7% del Pil, evidenziando un percorso di recupero positivo post-Covid. Alla fine del 2023, il confronto col 2019 mostra un rendimento dell’economia locale che si attesta a un incremento del 3,9%.

Le statistiche, elaborate da Prometeia, indicano che, sebbene il FVG stia affrontando un calo demografico, i consumi familiari sono previsti aumentare nel 2024, sebbene a un ritmo più lento rispetto alla crescita economica complessiva. Per il 2025, si prevede un ulteriore incremento dei consumi, con un aumento stimato del 2,1 punti percentuali rispetto ai livelli pre-pandemici. Questo andamento positivo sarà sostenuto anche dalla ripresa nell’industria, un settore chiave per l’economia locale.

Performance delle esportazioni e settori industriali

Un altro aspetto cruciale della crescita economica è rappresentato dalle esportazioni. Nel 2024, le esportazioni di beni in volume dovrebbero seguire una traiettoria ascendente, con una crescita del 5,6%, per proseguire con un aumento del 4,5% nel 2025. Queste percentuali superano le previsioni di crescita del commercio internazionale, suggerendo un recupero robusto della competitività delle aziende friulane.

Tuttavia, le previsioni per il valore aggiunto dell’industria mostrano un calo per il 2024, prima di riprendersi nel 2025. Gli investimenti, anch’essi fondamentali, sono previsti aumentare dell’1,6% nel 2024, per poi ridursi del 2,7% nel 2025. Le costruzioni si attesteranno stabilmente nel 2024, ma si prevede un calo significativo nel 2025, mentre il settore dei servizi mostrerà una leggera crescita.

Mercato del lavoro e inflazione

Il mercato del lavoro nel FVG si mantiene solido. Si prevede un aumento dell’occupazione anche nel 2023, anche se il prossimo anno potrebbe registrare un rallentamento. Attualmente, il tasso di occupazione per la fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni raggiunge il 69,8%, con stime che indicano un incremento fino al 70,3% nel 2024. Rispetto al 2019, quando era al 66,6%, questi dati illustrano un avanzamento significativo. Il tasso di disoccupazione, dal canto suo, è previsto a un 5,1% nel 2024.

In tema di inflazione, vi è un’aspettativa di una chiara diminuzione quest’anno, seguita da un aumento moderato nel biennio 2025-26, mantenendosi comunque sotto il 2%. Questo scenario inflazionistico, se confermato, potrebbe favorire la tenuta del potere d’acquisto dei consumatori.

Commento degli esperti sulle prospettive economiche

Il direttore generale di Confindustria Udine, Michele Nencioni, ha sottolineato l’importanza della crescita come obiettivo raggiungibile. Ha evidenziato la necessità di investire in digitalizzazione e intelligenza artificiale per sostenere ulteriormente l’economia. Nencioni ha descritto l’industria come un pilastro della crescita economica, esprimendo la convinzione che, affrontando con determinazione le sfide del calo e dell’invecchiamento della popolazione, la regione potrà raggiungere ritmi di sviluppo duraturi e sostenibili.

La stabilità economica del Friuli Venezia Giulia, combinata con le giuste politiche di investimento e sviluppo, rappresenta un’opportunità per migliorare la qualità della vita e promuovere un futuro prospero per i suoi abitanti.

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