Il noto regista Edward Berger e l’attore Brad Pitt hanno unito le forze per portare sul grande schermo il romanzo The riders di Tim Winton, pubblicato nel 1994. La pellicola rappresenta un progetto atteso da decenni, con la sceneggiatura affidata a David Kajganich e la produzione curata da Ridley Scott. L’uscita nelle sale è prevista dopo un lungo iter produttivo, con le riprese che cominceranno nel 2026 in diverse città europee.
Una lunga attesa per l’adattamento di the riders, il romanzo di tim winton
The riders, possente romanzo australiano di Tim Winton pubblicato nel 1994, racconta una storia intrisa di mistero e tensione emotiva. Ambientato tra l’Australia e l’Europa, il libro narra le vicende di Fred Scully e della sua giovane figlia di sei anni, Billie. I due si trovano di fronte a una situazione drammatica dopo che la moglie di Fred, Jennifer, sparisce misteriosamente durante il loro trasferimento in Irlanda. La piccola arriva sola in aeroporto, confusa e incapace di spiegare cosa sia successo. Da questo evento prende avvio un viaggio attraverso l’Europa, in cui padre e figlia cercano di ricostruire ciò che è accaduto e ritrovare Jennifer.
Il romanzo, finalista al prestigioso Booker Prize nel 1995, ha attirato l’interesse di più produttori e registi nel corso degli anni, ma fino a oggi l’adattamento non era mai stato realizzato. La conferma della trasformazione in film arriva ora con l’annuncio ufficiale dei protagonisti e della produzione.
Il cast creativo e il ruolo di david kajganich alla sceneggiatura
La sceneggiatura è affidata a David Kajganich, autore noto per la collaborazione con il regista Luca Guadagnino in diverse produzioni. Kajganich è chiamato a tradurre su pellicola la complessità emotiva e narrativa del romanzo di Tim Winton, puntando a mantenere intatto il tono oscuro e intimo della storia. Il lavoro sul materiale di partenza richiede un equilibrio sottile fra suspense e sviluppo dei personaggi, che avranno bisogno di trasmettere sia fragilità che resistenza.
Accanto allo script, la produzione sarà guidata dal veterano Ridley Scott, figura di primo piano nel cinema internazionale. La sua esperienza garantisce un approccio curato sia per la qualità visiva sia per la gestione delle riprese in location complesse. Scott ha già lavorato in progetti con forti connotazioni drammatiche e paesaggi ampi, caratteristiche che si sposano bene con The riders.
Le riprese e il percorso verso la distribuzione cinematografica
Le riprese inizieranno nel 2026 e toccheranno diverse location europee, probabilmente tra Irlanda, dove si svolge gran parte della vicenda, e altre città che valorizzino l’aspetto itinerante del racconto. Le riprese si preannunciano impegnative per via delle ambientazioni e delle condizioni emotive che dovranno essere messe in scena.
La distribuzione del film sarà affidata alla casa di produzione A24, nota per le sue scelte coraggiose e per sostenere opere di qualità indipendente. Questa collaborazione fa ipotizzare un’uscita mirata, con un percorso che potrebbe interessare festival e circuiti cinematografici internazionali. L’adattamento punta a restare fedele allo spirito del romanzo, valorizzandone la forza narrativa e le atmosfere sospese.
Il valore narrativo ed emotivo della storia di fred scully e billie
La trama ruota attorno al rapporto padre-figlia segnato da un trauma inaspettato. Fred, uomo australiano, deve affrontare la fuga improvvisa di sua moglie Jennifer, lasciando Billie sola in un paese straniero. Il racconto si sviluppa lungo il viaggio di scoperta, con la famiglia apparentemente spezzata ma ancora unita nell’incertezza e nella speranza di un chiarimento.
The riders esplora temi come l’abbandono, la fiducia e la ricerca della verità, inserendo nella narrazione ambientazioni che diventano quasi personaggi viventi. I paesaggi naturali dell’Irlanda assumono significati profondi, in parte riflesso dello stato d’animo dei protagonisti. Questo elemento caratterizza non poco il romanzo e rappresenta una sfida nella trasposizione cinematografica.
La vicenda di Fred e Billie rimane intensa e concreta, senza scivolare in facili sentimentalismi. Le scelte narrative di Winton hanno da sempre attratto lettori per la loro capacità di coniugare realismo e tensione emotiva. La messa in scena di Edward Berger potrà enfatizzare questi aspetti attraverso una regia attenta e un cast calibrato.