Il decreto legge del ministro della Salute Orazio Schillaci prevede una serie di innovazioni per migliorare l’accesso ai servizi sanitari, incluso l’allungamento degli orari per visite diagnostiche e specialistiche, anche nei giorni del fine settimana. Inoltre, è previsto un sistema unico di prenotazione a livello regionale o infra-regionale, che coinvolge le strutture private accreditate, al fine di ridurre le lunghe liste di attesa e garantire un servizio più efficiente.
Sistema nazionale di governo delle liste d’attesa
L’obiettivo principale del decreto è la creazione del Sistema nazionale di governo delle liste di attesa , che coordinerà le attività a livello nazionale per ridurre le disuguaglianze regionali e migliorare la mobilità attiva e passiva dei pazienti. Una Cabina di Regia presieduta dal ministro sovrintenderà all’elaborazione del Piano nazionale di governo delle liste di attesa e alla vigilanza sull’attuazione delle misure stabilite.
Monitoraggio e piattaforma nazionale delle liste d’attesa
Il monitoraggio nazionale dei tempi massimi di attesa sarà affidato all’Agenas, che si occuperà di verificare il rispetto dei tempi per le prestazioni prenotate. Sarà inoltre istituita una Piattaforma nazionale delle liste di attesa per garantire l’interoperabilità tra le varie piattaforme regionali. Inoltre, verrà istituito un registro delle segnalazioni sul sito del ministero della Salute per monitorare il rispetto dei diritti dei cittadini in ambito sanitario.
Tempi certi e diritti dei cittadini
Il decreto prevede l’istituzione di una carta dei diritti dei cittadini per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, definendo tempi massimi da rispettare per garantire un accesso tempestivo ai servizi sanitari. Le regioni dovranno garantire il rispetto di tali diritti, monitorando costantemente i tempi di attesa e adottando eventuali misure correttive in caso di ritardi o inefficienze.
Incremento del tetto di spesa e nuove norme contrattuali
Per ridurre le liste d’attesa, il decreto prevede un aumento del tetto di spesa per il personale delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale a livello regionale. Vengono introdotte anche nuove norme per contrastare il fenomeno dei ‘gettonisti’ e per favorire l’assunzione di personale attraverso forme di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa.
Obiettivo: Nessuno lasciato indietro
Il ministro Schillaci ha sottolineato l’importanza del provvedimento per garantire che i cittadini possano ricevere le prestazioni sanitarie di cui hanno bisogno nei tempi previsti, senza nessuno rimanga indietro. L’obiettivo è migliorare l’efficienza del sistema sanitario e assicurare un accesso equo e tempestivo ai servizi per tutti i cittadini, soprattutto nel Mezzogiorno.