Il sesto anniversario del crollo del PONTE MORANDI si avvicina, suscitando importanti riflessioni sul diritto alla giustizia e sulla salvaguardia della verità . In un’intervista rilasciata al Secolo XIX, Egle Possetti, portavoce del Comitato per il ricordo delle vittime, sottolinea l’importanza cruciale delle intercettazioni e di altri strumenti d’indagine. A partire dalle sue parole, emerge un quadro allarmante di un contesto in cui le autorità , a vari livelli, sembrano mettere in discussione meccanismi fondamentali per la giustizia.
Gli attacchi alle indagini: un pericolo per la giustizia
La guerra contro le intercettazioni
Nell’intervista, Possetti esprime preoccupazione per quella che definisce una “guerra” contro le intercettazioni, strumento considerato essenziale per scoprire crimini e responsabilità , specialmente in casi di omissioni e di interessi economici di grande rilievo. La portavoce evidenzia come la capacità di indagare adeguatamente possa essere compromessa se si continuano ad attaccare le modalità di investigazione. Secondo lei, il dibattimento che ha preso forma in seguito al disastro del 14 agosto 2018 dovrebbe servire da monito per chiunque metta in discussione i mezzi utilizzati dalla magistratura.
L’efficacia delle indagini, dunque, non appare solo un problema tecnico, ma un elemento centrale per garantire giustizia alle vittime e alle loro famiglie. Possetti chiede che si mantenga salda la facoltà di indagine della magistratura, distinzione fondamentale da apportare quando si parla di privacy e dati personali. Tuttavia, osserva come mai si sia assistito a violazioni in casi riguardanti i reati occupati dai cosiddetti “colletti bianchi”, suggerendo la necessità di proteggere questi strumenti da ingerenze politiche o pubbliche.
Il contesto del disastro: memoria e giustizia
Il crollo del Ponte Morandi ha colpito profondamente la comunità di Genova e non solo; la memoria di quella tragedia è ancora viva. L’anniversario, che segna sei anni dalla catastrofe, è un momento di riflessione non solo per ricordare le vittime, ma anche per rimanere vigili rispetto ai processi giudiziari in corso. Possetti invita tutti a considerare che le indagini in corso debbano essere sostenute e che ogni tentativo di indebolirle può rappresentare una minaccia per il sistema giuridico stesso.
Le indagini sul disastro hanno rivelato complesse responsabilità che si intrecciano tra vari attori pubblici e privati. La necessità di uno scrutinio attento e di una sobria valutazione delle prove è quanto mai attuale e urgente. La perdita di vite umane richiede un’approfondita attenzione a tutti i dettagli del caso.
La figura di Giovanni Toti e le sue dimissioni
Radici del coinvolgimento politico
Possetti affronta, senza fare giri di parole, la questione dell’ex Governatore Giovanni Toti, il quale ha ricoperto il ruolo di commissario durante l’emergenza post-crollo. Sebbene Toti abbia lasciato il suo incarico, la portavoce del Comitato chiarisce che il dialogo e gli scambi associati alla ricostruzione sono avvenuti principalmente con Marco Bucci, sindaco di Genova. Questo aspetto solleva interrogativi sui legami tra la politica e la gestione della crisi.
Le dimissioni di Toti hanno generato un certo scalpore e, nonostante il suo coinvolgimento nell’emergenza, la comunità si trova ora a riflettere su quanto possono pesare le decisioni politiche nel contesto delle responsabilità .
La necessità di fiducia nelle istituzioni
Riguardo alla questione giudiziaria, Possetti afferma di capire l’importanza e la serietà delle decisioni prese dai giudici. L’integrità del sistema giudiziario deve essere sostenuta, e gli attacchi continui contro il corpo magistrato non possono essere tollerati. Il suo richiamo alla responsabilità e all’importanza del lavoro dei magistrati si unisce a un appello più ampio per proteggere la fiducia del pubblico nel sistema legale.
“Quando episodi così gravi emergono e sono confermati da più fonti giuridiche, è fondamentale mantenere un focus rigoroso sulla verità ,” aggiunge Possetti. La sua posizione rappresenta una richiesta espressa da tanti per salvaguardare i diritti delle vittime di questa tragedia e garantire che non venga mai dimenticata.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2024 da Armando Proietti