“El ladrón de perros”: un viaggio cinematografico tra povertà, speranza e omaggio al neorealismo

22El Ladron De Perros22 Un Viag 22El Ladron De Perros22 Un Viag
"El ladrón de perros": un viaggio cinematografico tra povertà, speranza e omaggio al neorealismo - Gaeta.it

Il cinema latinoamericano si arricchisce di una nuova prospettiva con "El Ladrón de perros" del regista cileno Vinko Tomicic, un'opera che esplora la vita di un giovane orfano nella complessa realtà di La Paz, in Bolivia. Presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival e ora in concorso al Festival di Giffoni, questo film sta attirando attenzione grazie alla sua capacità di mescolare dramma sociale e richiami al neorealismo italiano, rendendo il tema universale e accessibile.

Il dramma di una gioventù orfana

Racconto di vita e sofferenza

Nel cuore di "El Ladrón de perros" si trova la storia di Martín, un ragazzo orfano che vive una vita segnata dalla povertà e dalla solitudine. Attraverso le strade intricate di La Paz, l’infanzia di Martín è descritta come un ricordo lontano, dato che deve affrontare ostacoli quotidiani per sopravvivere e guadagnarsi da vivere come lustrascarpe. Tomicic ricrea con cura l’atmosfera della capitale boliviana, dove la lotta per la sopravvivenza è palpabile e la speranza si fa strada tra gli angoli più bui della vita.

Martín non è solo un semplice lustrascarpe; porta con sé le cicatrici di una vita difficile, essendo orfano di entrambi i genitori. La sua condizione di vulnerabilità è esacerbata dalla sua amicizia con Sombras, un altro giovane che condivide la stessa sorte. Entrambi sono costretti a cercare rifugio in casa di un'aristocratica, dove si abbandonano ai sogni di una vita migliore, ma ovviamente queste speranze si scontrano con la dura realtà della loro esistenza.

Il film affronta tematiche universali, come la ricerca di identità e il desiderio di appartenenza. Martín, in particolare, nutre un forte legame emotivo con un cliente, il signor Novoa, che immagina possa essere suo padre. Questa figura paterna assente diventa una spinta motivazionale per il giovane, traghettandolo in un viaggio di ricerca e scoperta.

L'influenza del neorealismo e la visione di Tomicic

Un omaggio al grande Vittorio De Sica

Vinko Tomicic ha dichiarato che "El Ladrón de perros" rappresenta un omaggio al cinema di Vittorio De Sica e al neorealismo italiano. Tomicic, classe 1987, racconta del suo incontro con il film "Ladri di biciclette" durante il montaggio della sua opera, un momento che ha segnato un cambiamento fondamentale nel suo progetto. Inizialmente concepito come "Perros", il film ha assunto un nuovo volto dopo aver assorbito l'essenza del neorealismo, divenendo un racconto universale di speranza e riscatto, nonostante il contesto contemporaneo della Bolivia.

. Tomicic evidenzia la necessità di raccontare storie da una prospettiva nel sociale, riflettendo su esperienze che parlano a tutte le culture, non solo a quella italiana. La coproduzione internazionale coinvolge sei paesi: Bolivia, Cile, Messico, Ecuador, Francia e Italia, testimoniando il desiderio di creare una narrazione che possa unirli nel dialogo attraverso il cinema.

Nuova vita per un giovane protagonista

La scelta di un volto nuovo

Nel film Martín è interpretato da Franklin Aro Huasco, un attore alla sua prima esperienza sul grande schermo. La scelta di un volto nuovo per il ruolo principale è significativa: Tomicic ha condotto una ricerca specifica nella comunità dei lustrascarpe, riflettendo la verità e l'autenticità della storia narrata. La performance di Huasco è una finestra sulla vita di tanti giovani che, come Martín, affrontano difficoltà quotidiane e sogni di una vita migliore.

Il cast include anche Alfredo Castro, figura iconica del cinema latinoamericano, che aggiunge ulteriore spessore e credibilità all'opera. La narrazione di Tomicic non solo intrattiene ma funge anche da specchio per riflessioni più ampie su povertà, speranza e relazioni familiari, elementi essenziali della vita che spesso vengono trascurati nel racconto cinematografico contemporaneo.

Il regista ha già annunciato che il giovane Huasco sarà il protagonista del suo prossimo progetto, un road movie che seguirà il personaggio lungo la cordigliera andina. Questo rappresenta un ulteriore segnale della continua evoluzione di un cinema che non ha paura di mostrare la realtà e le sue sfide.

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *