Eletta l'omogeneità retributiva nell'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina: addio alle disparità

Eletta l’omogeneità retributiva nell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina: addio alle disparità

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Eletta l'omogeneità retributiva nell'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina: addio alle disparità - Gaeta.it

L’annuncio di oggi segna un cambiamento significativo per i professionisti dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, nota come Asugi. Il direttore generale, ANTONIO POGGIANA, ha rivelato un piano per eliminare le disparità di trattamento economico tra il personale di Trieste, Monfalcone e Gorizia, garantendo equità nelle retribuzioni. La proposta, studiata in collaborazione con le sigle sindacali, prevede l’unificazione delle voci di trattamento accessorio a partire dal 2024.

Unificazione delle retribuzioni: le finalità del progetto

Obiettivi dell’implementazione

La direzione di Asugi ha presentato un piano dettagliato per omogeneizzare le voci del trattamento accessorio a carico dei fondi contrattuali. A partire dall’esercizio 2024, questa modifica avrà l’obiettivo di evitare disparità salariali tra i professionisti. Le tabelle economiche illustrate durante l’incontro con i sindacati mostrano la situazione attuale e l’incremento previsto per ciascun fondo. Questa riunione è giunta in risposta a una lettera firmata da 300 professionisti di Trieste che lamentavano la divergenza nelle retribuzioni con l’area isontina.

Il piano prevede che le retribuzioni di risultato e di posizione vengano equiparate, garantendo così che tutti i medici dell’Azienda lavorino per gli stessi obiettivi e ricevano compensi equi. La proposta mira a risolvere le anomalie venutesi a creare a seguito della fusione delle due aree, avvenuta nel 2021, quando Asugi è stata costituita.

La risposta dei sindacati

Alberto Peratoner, presidente dell’Aaroi-Emac Fvg, ha accolto con entusiasmo la proposta, descrivendo il giorno dell’annuncio come una “data storica“. Peratoner ha sottolineato che non si parlerà più di “fondi isontini” o “fondi giuliani“, ma di un’unica piattaforma aziendale, una sostanziale semplificazione che si traduce in una maggiore giustizia per i lavoratori dell’Azienda. Il presidente ha evidenziato come l’iniziativa sia possibile grazie a un importante stanziamento di oltre 4 milioni di euro da parte della Regione Fvg, destinato al fondo di perequazione.

Nel prossimo anno, ogni medico beneficerà dello stesso obiettivo di risultato e non ci saranno più differenze nei compensi per le guardie mediche o per le reperibilità. Questo cambio di paradigma rappresenta un passo importante verso l’equità salariale all’interno dell’Azienda.

Le critiche delle sigle sindacali

Le preoccupazioni espresse da Uil e Anaao

Tuttavia, non tutte le sigle sindacali hanno accolto con favore la proposta di Asugi. Uil Medici, Anaao e Cimo, rappresentanti del 50% degli iscritti della dirigenza sanitaria, hanno dichiarato di nutrire “grosse perplessità” nei confronti della proposta presentata. Luciano Bressan, segretario aziendale di Uil, ha affermato che l’organizzazione si riserva di accettare la proposta di Poggiana e che sarà effettuata un’analisi approfondita dei dati forniti.

Bressan ha anche sottolineato che le preoccupazioni sollevate da una parte della dirigenza medica giuliana non riflettevano necessariamente la realtà dei fatti, come illustrato dalla direzione. Le sigle sindacali stanno operando con cautela, ponendo l’accento sull’importanza di avere informazioni chiare e dettagliate per arrivare a una valutazione oggettiva della proposta.

Implicazioni future per il personale sanitario

L’accettazione o meno della proposta da parte delle organizzazioni sindacali potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del personale sanitario dell’Azienda. Le ripercussioni di una ristrutturazione retributiva di tale portata si sentiranno non solo a livello economico, ma anche in termini di morale e motivazione tra i dipendenti. La continua attenzione alle problematiche legate alle retribuzioni potrebbe influenzare il dialogo tra direzione e sindacati nei prossimi mesi, segnando una svolta importante nell’interazione tra le parti.

Le discussioni tra la direzione di Asugi e le diverse rappresentanze sindacali continueranno, con l’obiettivo di garantire che le esigenze dei professionisti siano ascoltate e che il processo di omogeneizzazione delle retribuzioni possa avvenire senza ulteriori conflitti. La situazione attuale è un esempio di come le organizzazioni possano gestire le tensioni interne e cercare soluzioni condivise, nel rispetto di tutti i portatori d’interesse coinvolti.

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