Elezioni presidenziali in Sri Lanka: gli elettori chiamati a decidere il futuro politico del paese

Le elezioni presidenziali in Sri Lanka del 21 settembre sono cruciali dopo la crisi finanziaria del 2022. Con 38 candidati, i principali contendenti sono Wickremesinghe, Dissanayake e Premadasa. La crisi economica ha portato a dimissioni e proteste, con l’economia in ripresa ma con disparità persistenti. Le elezioni offrono ai cittadini l’opportunità di influenzare il futuro…
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Elezioni presidenziali in Sri Lanka: gli elettori chiamati a decidere il futuro politico del paese

In Sri Lanka, l’attesa è palpabile per le elezioni presidenziali che si terranno sabato 21 settembre. Questa tornata elettorale rappresenta un momento cruciale per il paese, essendo le prime dopo una seria crisi finanziaria che ha scosso le fondamenta politiche e sociali dell’isola. Dal 2022, Sri Lanka ha vissuto una fase di profonde trasformazioni economiche e politiche, e i cittadini sono ora chiamati a valutare il percorso futuro attraverso le loro scelte. Con 38 candidati in lizza, tre principali contendenti si candidano a guidare la nazione verso una ripresa sostenibile.

Lo Sri Lanka al voto: un momento cruciale

I 17 milioni di elettori dello Sri Lanka si preparano a esprimere il proprio voto per il nuovo presidente. Le urne apriranno alle 7:00 del 21 settembre, in una sola giornata di voto in cui gli scrutatori cominceranno subito il conteggio delle schede. I risultati preliminari sono attesi nella giornata di domenica 22 settembre.

Il contesto attuale è segnato da un periodo di transizione politica, in cui Ranil Wickremesinghe ha assunto la carica di Capo di Stato, succedendo a un governo dimissionario in seguito al default economico avvenuto nel 2022. La sua amministrazione è stata caratterizzata da politiche orientate alla stabilizzazione dell’economia, di fronte a una crisi che ha comportato sfide enormi per il benessere della popolazione.

Negli ultimi due anni, nonostante i segnali di ripresa, le elezioni presidenziali pongono i cittadini davanti a un’importante decisione riguardo alla leadership futura e alla strategia economica da adottare. La stabilità dell’economia, pur essendo migliorata con il rientro del valore della rupia, rimane un tema cruciale nelle discussioni elettorali, così come le politiche di austerità recentemente implementate.

I candidati alle presidenziali: chi sono i favoriti?

Tra i 38 candidati che compongono il panorama elettorale, tre figure emergono come i principali contendenti per la presidenza. Il presidente uscente Ranil Wickremesinghe si presenta come il candidato che ha vissuto e gestito la crisi e ha promesso di continuare sulla via della ristrutturazione del debito pubblico, un problema che ha attanagliato il paese per anni. Wickremesinghe ha dichiarato di aver ristrutturato oltre 17 miliardi di dollari del debito totale, stimato nel 2022 a 83 miliardi di dollari.

Gli sfidanti principali sono Anura Kumara Dissanayake, parlamentare di orientamento marxista, e Sajith Premadasa, leader dell’opposizione. Entrambi si sono dichiarati favorevoli a un percorso alternativo, promettendo di rinegoziare gli accordi stipulati con il Fondo Monetario Internazionale per portare avanti e garantire i fondi di assistenza economica. La competizione si fa agguerrita, e i candidati si sfidano su come affrontare la crisi economica e le politiche necessarie per una ripresa.

Il contesto storico: il default e le sue conseguenze

Le elezioni di quest’anno sono caricate di significato storico, dato che rappresentano le prime dopo la drammatica crisi economica e il default che hanno portato alle dimissioni dell’ex presidente Gotabaya Rajapaksa. Da questa crisi sono emerse difficoltà significative, come carenze di beni di prima necessità, tra cui cibo, medicine e carburante. Queste difficoltà hanno generato proteste su vasta scala, culminate nell’occupazione delle istituzioni pubbliche, tra cui la residenza presidenziale.

La crisi ha ulteriormente esacerbato le difficoltà economiche preesistenti. In un contesto già segnato da un disavanzo commerciale strutturale – con il paese che ha tradizionalmente importato più di quanto esporta – la pandemia di COVID-19 e la crisi globale del grano provocata dalla guerra in Ucraina hanno aggravato la situazione. I cittadini dello Sri Lanka hanno accusato la famiglia Rajapaksa di fare scelte politiche economiche errate, suggerendo che nepotismo e corruzione abbiano contribuito al disastro finanziario.

Attualmente, l’economia mostra segnali di recupero, ma le disparità persistono. L’adozione di misure di austerità ha portato a un raddoppiamento del tasso di povertà rispetto al 2019, con un impatto diretto su occupazione e accesso al sistema educativo. La capitale Colombo è testimone di famiglie incapaci di pagare bollette e soddisfare le necessità quotidiane, dimostrando che il cammino verso la ripresa è ancora lungo e tortuoso. Le elezioni di settembre rappresentano quindi un’opportunità per i cittadini di influenzare il futuro economico e sociale del loro paese, in un clima di attesa e speranza.

Ultimo aggiornamento il 22 Settembre 2024 da Laura Rossi

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