Un insolito episodio si è verificato nella mattinata di venerdì 22 febbraio 2025, nella splendida cornice delle Dolomiti di Brenta. I Carabinieri, impegnati nel servizio di vigilanza e soccorso nel comprensorio sciistico del Grostè, sono stati sorpresi da un elicottero che sorvolava l’area. Il velivolo, dopo aver compiuto alcune manovre in volo, ha deciso di atterrare al di fuori delle piste designate. Un’azione non solo curiosa ma, come si scoprirà , anche illegale.
L’atterraggio inconsueto e la sorpresa dei Carabinieri
Nella mattinata, i membri della pattuglia hanno notato l’elicottero che si avvicinava al terreno. Curiosi, hanno osservato il mezzo che si posava in un’area non consentita. Quando il portellone si è aperto, un uomo di mezza età è sceso con indosso scarponi e sci, pronto a lanciarsi sulla neve fresca. La scena, surreale per molti, ha attirato l’attenzione dei Carabinieri che, giunti sul posto, hanno chiesto all’atterratore di esibire il permesso necessario.
L’identificazione dell’imprenditore e il mancato permesso
Subito dopo essere sceso dall’elicottero, l’uomo è stato identificato come un imprenditore lombardo di circa 60 anni. Quando gli è stato richiesto il titolo autorizzativo per l’atterraggio, l’uomo ha confessato di non avere alcun documento che giustificasse la sua azione. Il suo intento era chiaro: approfittare del proprio elicottero per ridurre il tempo di viaggio verso un’area sciistica molto amata. Tuttavia, ciò che sembrava una soluzione pratica, in realtà , si è rivelato un incauto errore.
La sanzione e il ritorno in azienda
I militari, dopo aver verificato la validità della licenza di volo dell’imprenditore e l’assicurazione del velivolo, hanno preso le dovute misure legali. Hanno applicato una sanzione amministrativa record di 2.000 euro, poiché la normativa vigente proibisce atterraggi di elicotteri al di sopra dei 1.600 metri nelle aree sciistiche. Dopo aver ricevuto la notifica della multa, l’imprenditore ha riposto gli sci e ha deciso di tornare immediatamente alla sua azienda. L’incidente ha richiamato l’attenzione sul rispetto delle regole nelle aree montane, dove la sicurezza va garantita per tutti.
L’episodio, che ha scatenato un acceso dibattito tra gli sciatori e gli operatori del settore, ricorda l’importanza di attenersi alle normative, soprattutto in contesti delicati come quello delle piste da sci. La protezione dell’ambiente e la sicurezza degli sportivi devono rimanere la priorità essenziale per tutti.