Elle MacPherson racconta la sua battaglia contro il cancro al seno dopo sette anni di silenzio

Elle MacPherson racconta la sua battaglia contro il cancro al seno dopo sette anni di silenzio

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Elle MacPherson racconta la sua battaglia contro il cancro al seno dopo sette anni di silenzio - Gaeta.it

Elle MacPherson, una delle icone della moda degli anni ’80, ha deciso di condividere la sua esperienza di lotta contro il cancro al seno, un percorso che ha scelto di mantenere privato per sette anni. In una recente intervista con ‘Australian Women’s Weekly’, la sessantenne modella conosciuta come “The Body” ha svelato i dettagli della sua scelta di affrontare la malattia attraverso un approccio non convenzionale, rivelando anche alcune anticipazioni sul suo imminente libro di memorie, intitolato semplicemente ‘Elle‘.

La diagnosi di cancro: il colpo di scena inaspettato

La vita di Elle MacPherson ha subìto un cambiamento radicale con la diagnosi arrivata in un venerdì 13: un carcinoma intraduttale estrogeno-recettivo Her2-positivo, identificato dopo una lumpectomia, una procedura chirurgica mirata alla rimozione di un nodulo. Questo momento, come da lei stessa descritto, è stato “un colpo inaspettato” che l’ha profondamente scossa. La modella ha parlato degli effetti emotivi di una diagnosi di cancro, descrivendoli come “sconcertanti” e “scoraggianti”, un’esperienza che l’ha spinta a riflessioni profonde sul proprio destino.

Dopo la diagnosi, MacPherson ha consultato ben 32 medici ed esperti nel settore della salute. I pareri raccolti hanno suggerito percorsi terapeutici tradizionali, tra cui mastectomia, chemioterapia e terapia ormonale, ma la modella ha sentito la necessità di esplorare ulteriormente. Dopo settimane di meditazione, preghiera e contemplazione, ha preso la difficile decisione di non seguire il trattamento chemioterapico, distinguendosi così dalle pratiche comunemente raccomandate.

Un approccio olistico e le scelte personali

Nel corso della sua battaglia contro il cancro al seno, Elle MacPherson ha scelto un approccio olistico per la cura della sua malattia e ha affittato una casa a Phoenix, in Arizona, dove ha esplorato diverse pratiche terapeutiche alternative. La modella ha collaborato con un team di specialisti che includeva un medico di base, un dottore in naturopatia, un dentista olistico, un osteopata, un chiropratico e diversi terapisti. Questa rete di supporto le ha permesso di esplorare vie di cura che rispecchiavano le sue personali convinzioni e il suo senso di benessere.

MacPherson ha riconosciuto che la decisione di rifiutare le soluzioni mediche tradizionali è stata una delle più difficili che abbia mai dovuto affrontare, ammettendo però che seguire il proprio senso interiore era ancora più importante per lei. Questa scelta ha generato reazioni diverse all’interno della sua famiglia, in particolare tra i suoi figli, Flynn e Cy, e il suo ex compagno, Arpad ‘Arki’ Busson. La diversità delle opinioni familiari evidenzia quanto sia complessa e delicata la questione delle scelte terapeutiche nelle malattie gravi.

Reazioni pubbliche e considerazioni scientifiche

Il racconto di Elle MacPherson ha attirato l’attenzione non solo per la sua storia personale, ma anche per le implicazioni più ampie riguardanti le scelte terapeutiche nel trattamento del cancro. Come evidenziato da ‘Cancer Research UK’, terapie alternative e complementari non sono supportate da evidenze scientifiche sufficienti per dimostrarne l’efficacia nella cura del cancro. Le terapie complementari, che possono includere pratiche come aromaterapia, agopuntura e yoga, sono talvolta utilizzate in aggiunta a trattamenti tradizionali e possono alleviare alcuni sintomi, ma è bene tenere a mente che alcune di queste pratiche potrebbero anche presentare rischi o interazioni negative con le terapie standard.

La scelta di MacPherson di seguire un percorso non convenzionale per affrontare il cancro ha suscitato discussioni e riflessioni pubbliche sulla validità delle terapie alternative. Nonostante l’eco delle sue affermazioni, è fondamentale che i pazienti siano informati e consultino sempre professionisti della salute per esplorare le opzioni terapeutiche. La trasparenza e l’educazione in merito alle scelte disponibili sono essenziali per tutti coloro che si trovano a fronteggiare sfide simili nella loro lotta contro il cancro.

Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2024 da Armando Proietti

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