Emanuele Orsini alla guida di Confindustria: le sue richieste per un futuro migliore

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Emanuele Orsini alla guida di Confindustria: le sue richieste per un futuro migliore - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha recentemente esposto una serie di proposte cruciali per l'economia italiana durante l'assemblea annuale dell'associazione. Le sue argomentazioni si concentrano sulla necessità di riforme concrete per garantire la competitività delle imprese italiane, affrontare il tema delle retribuzioni, e mettere in risalto l'importanza degli investimenti nel Mezzogiorno. Questi punti sono ritenuti essenziali per sostenere la crescita e rilanciare l'industria del Paese.

Il cuneo fiscale e le misure fiscali

Una richiesta urgente per le imprese

Emanuele Orsini ha esordito proponendo la necessità di rendere permanente il taglio del cuneo fiscale, indicandolo come una soluzione indispensabile per abbassare il costo del lavoro. “Se le retribuzioni continuano a rimanere inferiori alla media europea, il costo del lavoro italiano risulterà più pesante,” ha sottolineato. Secondo Orsini, ciò rappresenta un ostacolo significativo per le aziende italiane che affrontano la concorrenza internazionale. Il presidente di Confindustria ha specificato che il libero mercato, la concorrenza leale, e la trasparenza devono essere considerati come principi fondanti per lo sviluppo economico.

Proposte fiscali per un nuovo inizio

Insieme alla richiesta di un taglio del cuneo fiscale, Orsini ha presentato un pacchetto di misure fiscali che include l'introduzione di un'aliquota premiale sull'Ires per gli utili reinvestiti, l'abolizione dell'Irap per le società di capitali, e il ripristino dell'Ace, che è essenziale per la patrimonializzazione delle aziende. Queste proposte saranno inserite nella manovra finanziaria, con l'intento di creare un ambiente favorevole per le imprese. “Ma non ci limitiamo a chiedere,” ha affermato, indicando che Confindustria è pronta a collaborare con il Governo per rivedere le spese fiscali, molte delle quali potrebbero non avere un impatto positivo sulla crescita economica.

Certezza del diritto e sburocratizzazione

Orsini ha inoltre evidenziato l'importanza di garantire certezza del diritto e semplificare la burocrazia, che attualmente pesa sul lavoro delle imprese. A tal fine, presenterà al Governo una serie di misure a costo zero per affrontare gli oneri burocratici che impediscono uno sviluppo fluido del settore privato. L'intento è chiaro: trasformare l'imprenditore da un referente burocratico a un professionista dedicato alla crescita del proprio business.

Il ruolo degli investimenti industriali

Investire nel futuro

Orsini ha esposto l'importanza cruciale di un Piano Strutturale di Bilancio che consideri investimenti e riforme necessarie per il futuro dell'industria italiana. “Dobbiamo avere chiarezza su come proseguire con gli investimenti, soprattutto in un contesto post-Pnrr,” ha dichiarato. La crescita prevista nella transizione verso l'Industria 5.0 deve essere accompagnata da politiche industriali solide e incentivi all'investimento.

Mezzogiorno e infrastrutture

Un'attenzione particolare è stata dedicata al Mezzogiorno, un'area geografica che presenta opportunità ma anche sfide significative. Orsini ha parlato della necessità di sostenere gli investimenti in quell'area, soprattutto attraverso il rifinanziamento delle Zes. Tuttavia, ha anche espresso preoccupazione per la potenziale frammentazione delle competenze del Dipartimento per il Sud, un organismo che ha avuto un ruolo centrale nel coordinamento degli interventi a sostegno del Mezzogiorno. “La carenza di infrastrutture può compromettere progetti fondamentali legati al Pnrr,” ha avvertito.

Occupazione e giovani nel Mezzogiorno

La fuga dei talenti

Emanuele Orsini ha posto l'accento sul fenomeno della fuga dei giovani verso altre regioni o Paesi, un problema che colpisce in modo particolare il Mezzogiorno. “Dobbiamo fare di tutto per riportare a casa i nostri talenti e il loro know-how,” ha affermato. Questa carenza di professionalità rappresenta un freno significativo alla competitività, influenzando direttamente lo sviluppo delle filiere industriali.

Un piano per l'abitazione e l'occupazione

Orsini ha presentato una proposta chiara: l'implementazione di un Piano Straordinario di Edilizia per i lavoratori neoassunti. L'obiettivo è rispondere al bisogno crescente di case a prezzi accessibili, un fattore determinante per attrarre nuovi occupati e garantire una vita dignitosa. “Sappiamo che la scarsità di abitazioni economicamente sostenibili rappresenta un ostacolo alla creazione di nuovi posti di lavoro,” ha dichiarato.

Sostenibilità e transizione energetica

Il focus sulle politiche energetiche

Nella sua disamina, Orsini ha toccato anche il tema della sostenibilità, evidenziando la necessità di un approccio bilanciato alla transizione energetica. Ha sottolineato che l'industria deve poter contare su un programma di sviluppo che contempli politiche industriali con una visione chiara per il futuro, al fine di evitare una deindustrializzazione mascherata da decarbonizzazione. “La neutralità tecnologica è un principio che deve essere difeso,” ha affermato.

La posizione europea sull'energia

Sui temi legati all'energia, Orsini ha criticato l'Europa per la mancanza di una strategia incisiva che unisca i Paesi membri verso un obiettivo comune. “Siamo in una fase critica e abbiamo bisogno di una politica industriale europea solida,” ha sottolineato, evidenziando le difficoltà a cui è soggetto il mercato energetico italiano, dove le bollette risultano tra le più alte d'Europa.

La posizione del Governo

La presenza della politica all'assemblea

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato attivamente all'assemblea, mostrando apertura verso le proposte di Orsini. Durante il suo intervento, Meloni ha riconosciuto l'importanza delle istanze sollevate, dichiarando: "Ho apprezzato molto la relazione del presidente Orsini,” denotando un'apertura al dialogo e alla collaborazione tra Governo e associazione imprenditoriale. La presenza dei ministri e di figure politiche di rilievo al tavolo del dibattito rafforza l'idea di un intervento congiunto per affrontare le sfide economiche dell'Italia.

Riferimenti al futuro

La sintonia tra Confindustria e il Governo potrebbe rappresentare un passo importante per il rilancio dell'economia italiana. Le parole di Meloni reiterebbero la necessità di muovere in direzione delle riforme indicate, per rilanciare non soltanto le imprese ma l'intero sistema Paese. Un confronto che si preannuncia fondamentale nei prossimi mesi, mentre tutti gli sguardi rimangono puntati sulle azioni concrete che verranno intraprese per sostenere la crescita e lo sviluppo.

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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