Nei primi quattro mesi di funzionamento del Numero unico europeo d’emergenza 112 in Emilia-Romagna, sono state registrate oltre 381.000 chiamate. Questo servizio, attivo dallo scorso 3 dicembre 2024, ha dimostrato un’importante utilità per i cittadini, anche grazie a un tempo medio di risposta sorprendentemente rapido di 4,5 secondi. La campagna di comunicazione, avviata dalla Regione, ha lo scopo di educare la popolazione all’uso di questo strumento fondamentale per la sicurezza e la salute pubblica.
Statistiche significative sul numero di chiamate
Dal 3 dicembre 2024 al 1 aprile 2025, il 112 ha registrato una media di circa 1.500 telefonate per milione di abitanti ogni giorno, mostrando un elevato coinvolgimento da parte della popolazione. In particolare, nei primi due giorni di attività completa, ovvero il 1 e 2 aprile, sono state ricevute circa 6.500 chiamate. I dati presentati in conferenza stampa indicano che il 46% delle chiamate era relativo a emergenze sanitarie, mentre il 28% riguardava interventi dei Carabinieri. La polizia di Stato ha gestito il 19% delle chiamate e il restante 7% si è riferito ai Vigili del fuoco.
Un picco di attività è stato registrato il 28 gennaio, con quasi 5.000 chiamate in un solo giorno, causato da avverse condizioni meteorologiche e raffiche di vento. Questo mette in evidenza l’importanza del servizio in situazioni di emergenza, dove l’intervento rapido è cruciale per garantire la sicurezza dei cittadini.
Funzionalità e obiettivi del nuovo sistema
Il Nue ha come obiettivo principale quello di fornire assistenza immediata, consentendo di contattare con un solo numero i vari servizi di emergenza, tra cui polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco e soccorso sanitario. Il sistema è composto da due Centrali uniche di risposta, una situata a Bologna e l’altra a Parma, che coordina le chiamate di altre 57 centrali di secondo livello. L’implementazione di questo servizio ha comportato un investimento complessivo di 7 milioni di euro, un segnale dell’importanza attribuita alla sicurezza pubblica nella regione.
Inoltre, una delle funzioni fondamentali del NUE è quella di filtrare le chiamate non emergenziali. Nei primi quattro mesi di attività, oltre 163.000 chiamate sono state classificate come non urgenti, rappresentando il 43% del totale. Questo aiuta a ottimizzare le risorse e a garantire che i servizi di emergenza siano sempre pronti ad affrontare situazioni gravi.
L’importanza del lavoro di squadra
Durante la conferenza stampa, l’assessore regionale alle politiche per la salute, Massimo Fabi, ha evidenziato che il successo iniziale del Nue è frutto di un lavoro di squadra tra diverse istituzioni, comprendenti Regione, Prefetture e Forze dell’Ordine. Fabi ha dichiarato che il sistema coinvolge operatori di varie forze e ha messo in luce il contributo delle nuove generazioni nel campo.
La strategia di comunicazione della Regione, intesa a far conoscere il Nue, è stata progettata per raggiungere un ampio pubblico. La campagna è disponibile in quattro lingue diverse, invitando i cittadini a utilizzare sempre il numero 112 in caso di emergenza. Questo approccio mira a massimizzare la consapevolezza e l’uso corretto del numero unico, elemento fondamentale per la tempestività degli interventi e per la sicurezza della comunità.
Il sistema è ancora in fase di miglioramento continuo, testimoniando un impegno costante a garantirne l’efficienza e l’efficacia. Con l’aumento dell’uso e l’analisi delle chiamate, ci si aspetta di perfezionare ulteriormente il servizio, rendendo così l’emergenza 112 un punto di riferimento per ogni cittadino dell’Emilia-Romagna.