Emergenza a Fiumicino: soccorso al catamarano “Benghity” in difficoltà nel mare in tempesta

Emergenza a Fiumicino: soccorso al catamarano “Benghity” in difficoltà nel mare in tempesta

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Emergenza a Fiumicino: soccorso al catamarano “Benghity” in difficoltà nel mare in tempesta - Fonte: Ilfaroonline | Gaeta.it

Un’operazione di soccorso senza precedenti ha avuto luogo nel mare di Fiumicino, dove un catamarano a vela è finito in difficoltà a causa di condizioni meteorologiche estreme. Chiamati in causa dalla Sala Operativa della Capitaneria di Roma-Fiumicino, i soccorritori hanno affrontato una situazione critica che ha messo a dura prova le capacità di intervento in mare, sottolineando l’importanza di una pronta risposta alle emergenze nautiche.

Condizioni meteorologiche avverse: la sfida del mare in tempesta

Nella notte del 14 settembre 2024, il mare a ovest di Fiumicino era particolarmente agitato per via di forti venti da ponente e onde alte oltre quattro metri. Il catamarano “Benghity” si trovava a 42 miglia dalla costa ed era impossibilitato a proseguire la navigazione. A bordo, un conduttore sudafricano e due turisti britannici erano in preda al panico mentre il mare si faceva sempre più minaccioso, creandosi una situazione di emergenza.

Il centro regionale di soccorso marittimo di Civitavecchia ha ricevuto la segnalazione e ha immediatamente lanciato l’allerta. Le condizioni meteorologiche hanno complicato il processo di soccorso, costringendo le autorità a prepararsi per un intervento urgente. Il clima avverso non solo ha reso difficile il salvataggio, ma ha anche messo a rischio la vita delle persone presenti a bordo del catamarano.

L’intervento della Capitaneria di Porto e l’azione della MSC Luisa

In risposta all’emergenza, la Capitaneria di Porto ha prontamente dirottato la nave container MSC Luisa, lunga 300 metri, verso la zona in difficoltà. Arrivata sul luogo dell’incidente, la nave ha svolto un ruolo cruciale fungendo da scudo contro le onde impetuose, consentendo una navigazione più sicura per i soccorritori e permettendo di avvicinarsi al catamarano in pericolo.

Mentre la MSC Luisa offriva rifugio al “Benghity”, le sale operative delle Capitanerie di Civitavecchia e Roma hanno mantenuto un costante monitoraggio della situazione. La motovedetta classe 800 della Capitaneria di Roma si è preparata ad affrontare condizioni difficili per garantire il recupero del catamarano in centro al mare tempestuoso. Un’operazione delicata che ha richiesto competenza e capacità nel manovrare l’unità navale in condizioni estreme.

Il salvataggio: un successo tra le onde

Dopo diverse ore di operazione, nelle primissime ore del mattino, la motovedetta è riuscita a prendere “in consegna” il catamarano in difficoltà. Grazie all’intervento strategico della MSC Luisa e alla determinazione del personale di soccorso, il “Benghity” è stato guidato verso la costa, precisamente nella zona del vecchio faro di Fiumicino, dove sono state intraprese le operazioni di messa in sicurezza.

Attualmente, il catamarano è ormeggiato presso la spiaggia adiacente all’ex porto della Concordia, in attesa di ulteriori operazioni di rimorchio e riparazione dei guasti subiti. La tempestività dell’intervento delle autorità marittime è stata fondamentale nel salvare i tre occupanti, che hanno potuto rientrare sani e salvi.

Indagini in corso: sicurezza in mare e prevenzione

A seguito dell’incidente, la Capitaneria di Porto ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze che hanno portato il catamarano in una situazione di pericolo. Si stanno seguendo le procedure previste dal codice della navigazione per garantire che tutte le pratiche di sicurezza siano rispettate e che si possa prevenire il ripetersi di tali emergenze in futuro.

Le autorità marittime sono impegnate nel garantire un ambiente sicuro per la navigazione, con particolare attenzione alle condizioni meteorologiche avverse. La loro missione è quella di offrire una risposta pronta ed efficiente in caso di situazioni critiche, tutelando la vita umana in mare e assicurando che incidenti simili possano essere evitati nelle future occupazioni nautiche.

Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 da Armando Proietti

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