Difese abbattute dall’ordinanza
L’ufficio circondariale marittimo di Terracina ha emesso ieri l’ordinanza numero 55 firmata dal comandante Lorenzo Tempesti che stabilisce l’interdizione nautica in ingresso e in uscita del porto-canale: in sostanza dal 19 giugno, data di pubblicazione dell’ordinanza, e fino a data da destinarsi, è fatto divieto a qualsiasi unità navale di entrare ed uscire dal porto. La decisione è stata motivata dal pericolo insito nell’insabbiamento del porto canale di Rio Martino, che rende praticamente impossibile la navigazione in sicurezza.
Una situazione insostenibile
Un provvedimento che era nell’aria, ma che non è stato più procrastinabile a causa dello stato del fondale, con 30 centimetri di acqua e i conseguenti rischi per la sicurezza di ogni imbarcazione in entrata e in uscita dal porto. I video e le immagini dei giorni scorsi diffusi dagli operatori già mostravano una situazione altamente critica, più volte segnalata al Comune di Latina al quale i pescatori hanno chiesto un intervento di livellamento del fondale in emergenza per poter lavorare.
Necessità di interventi urgenti
In attesa del progetto di dragaggio avviato e senza la possibilità di effettuare altri interventi, il problema è diventato via via più evidente e neanche l’alta marea ha risolto la situazione. Nei giorni scorsi era impossibile uscire neanche con le barche di 5/6 metri. Praticamente si camminava sul fondale con l’acqua alle ginocchia fino quasi all’uscita del porto, una situazione che ha reso evidente la necessità di un intervento per evitare danni e incidenti.
Piano di intervento delle amministrazioni locali
«Con la mancanza di piogge il problema si acuisce in un canale che è stato progettato male – spiega l’assessore comunale all’ambiente Franco Addonizio – noi giovedì porteremo in giunta il protocollo di intesa con Sabaudia per la ripartizione dei fondi regionali per l’intervento di dragaggio». La collaborazione tra i Comuni di Latina e Sabaudia è fondamentale per fronteggiare l’emergenza e garantire la messa in sicurezza del porto canale di Rio Martino.
Speranze per il futuro del Porto Canale
I pescatori e i diportisti del porto canale di Rio Martino guardano con speranza alla risoluzione di questa difficile situazione. La chiusura temporanea del porto rappresenta una svolta necessaria per garantire la sicurezza di tutti coloro che usufruiscono di questo spazio acquatico. Con l’avvio dei lavori di dragaggio e il coinvolgimento delle istituzioni locali, si auspica un ritorno alla normalità e alla piena fruizione di un’importante risorsa per la pesca e per il turismo nautico.
Approfondimenti
- Nel testo dell’articolo vengono menzionati diversi personaggi e luoghi significativi:
1. Terracina: località costiera situata nel Lazio, in provincia di Latina. La città vanta una lunga storia che va dall’epoca romana fino ai giorni nostri. È nota per le sue spiagge, il suo centro storico e il suo porto.
2. Lorenzo Tempesti: comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Terracina, responsabile della firma dell’ordinanza di interdizione nautica nel porto-canale.
3. Rio Martino: è il nome del porto-canale affrontato nell’articolo, situato a Terracina. L’insabbiamento di questo canale è la causa principale dell’emissione dell’ordinanza di interdizione nautica.
4. Latina: città capoluogo della provincia di Latina, situata nel Lazio. È coinvolta nella situazione del porto-canale di Rio Martino, in quanto i pescatori hanno chiesto un intervento urgente al comune per risolvere il problema del fondale insabbiato.
5. Franco Addonizio: assessore comunale all’ambiente di una delle città coinvolte, che spiega la situazione critica del porto-canale e l’avvio di un progetto di dragaggio in collaborazione con Sabaudia.
6. Sabaudia: comune situato nella provincia di Latina, coinvolto nel progetto di dragaggio del porto-canale di Rio Martino insieme a Latina.
L’articolo focalizza l’attenzione sulla situazione di emergenza nel porto-canale di Rio Martino a Terracina a causa dell’insabbiamento del fondo marino, che mette a rischio la navigazione e la sicurezza delle imbarcazioni. Viene evidenziata la necessità di interventi urgenti, con menzione di un progetto di dragaggio avviato grazie alla collaborazione tra i comuni di Latina e Sabaudia. I pescatori e i diportisti sperano in una risoluzione del problema per tornare a utilizzare il porto-canale in sicurezza e garantire la continuità delle attività legate alla pesca e al turismo nautico.
Ultimo aggiornamento il 20 Giugno 2024 da Laura Rossi